L’arrivo del primo “stock” di prescrizioni sul processo di Ampugnano non ci stupisce per nulla. Da anni si “lavora alacremente” per mandare in fumo il processo, da più parti, e ricorrendo al più vieto repertorio giuridico: difetti di notifica, impedimenti di avvocati, cambi di giudici. Cosa altro si deve inventare per ostacolare la giustizia e la verità?
Non è l’unico caso, se è per questo: la vicenda MPS docet ad abundantiam. D’altra parte, abbiamo già parlato recentemente delle condizioni critiche della Giustizia senese, sulla quale gli avvocati del Foro di Siena hanno espresso analisi e preoccupazioni che avrebbero richiesto maggiore attenzione da parte del mondo politico.
Oltre ai disagi quotidiani che tale situazione porta a tutti i cittadini della provincia, inibendone di fatto l’accesso alla Giustizia, come attivisti politici abbiamo il dovere di sottolineare un altro e se possibile più grave disagio arrecato alla comunità senese. Quello di garantire – indirettamente, tramite l’istituto della prescrizione – l’impunità a una classe dirigente inadeguata e (a quanto risulta da quel poco di indagini e processi che si riescono a fare) troppo spesso incline a derive criminali.
Una classe dirigente, inutile dirlo, col cuore a sinistra e la prescrizione a destra. Insieme al portafoglio.
MoVimento Siena 5 Stelle