SIENA NOTIZIE NEWS

 

ITALEXIT SIENA: "IL DIRITTO AL LAVORO È MORTO, CHIEDIAMO DIGNITÀ E LIBERTÀ"

News inserita il 22-04-2021

Italexit Siena è intervenuta alla manifestazione di Firenze di domenica 18 aprile facendo un appello ai diritti fondamentali quali il lavoro, la libertà e la dignità come evidenziato anche dallo striscione che la sezione senese ha predisposto ed esibito. Ieri il coordinatore senese di Italexit Andrea Piazzesi ha richiamato il suo intervento,  proprio sul tema del lavoro:

"Non può sfuggire a chi si ponga con occhio critico di fronte alle vicende dell'attuale fase emergenziale, che dura da più di un anno e della quale non si vede una fine, tant'è che a molti essa appare il prodromo di una “nuova” normalità alla quale dovremo forzatamente abituarci, quanto essa sia caratterizzata da un attacco, senza precedenti, ai ceti medi e alle classi lavoratrici".

"Le categorie del mondo produttivo, in particolare artigiani, commercianti, piccoli imprenditori nei più svariati settori, sono fra quelle maggiormente colpite dai provvedimenti inumani e anticostituzionali messi in atto dall'attuale governo Draghi, in perfetta simbiosi con quanto già adottato dal suo predecessore Giuseppe Conte, autoproclamatosi nel 2018, avvocato del popolo, per poi diventare, a distanza di poco tempo, il difensore dei mercati".

"Ebbene, entrambi, a colpi di lockdown, assurde restrizioni e chiusure, tutte lesive dei fondamentali diritti riservati alle persone dalla nostra Carta, in primis quello al lavoro, hanno dimostrato una volta di più che le loro azioni non rispondono certo al popolo italiano, bensì ad altre agenzie".

"Le loro azioni rispondono a sovrastrutture che si chiamano UE, Banca Centrale Europea, Fondo Monetario Internazionale, tutte composte, fra l'altro, da funzionari che nessuno ha mai eletto democraticamente e che pochi conoscono, che hanno il compito palese di difendere gli interessi delle classi dominanti trans nazionali".

"Per tale motivo, gli appartenenti a queste élite utilizzano i governi e i partiti come dei maggiordomi scodinzolanti sempre pronti a trasformare in fatti gli ordini che vengono loro assegnati. E questo sia per quanto riguarda la sinistra fucsia, liberista e globalista, ormai orfana, da molto tempo, di Marx e di Gramsci, sia per la destra fintamente sovranista ed ultra liberista. Il programma è quello di massacrare sempre più i ceti medi e le classi lavoratrici, lasciando poi che a spolpare i loro cadaveri intervengano i colossi egemonici e senz'anima della finanza, dell'e-commerce e delle multinazionali".

"Dietro l'usuale narrazione medico scientifica, il lock down non cessa di operare come un'arma nelle mani dei poteri egemonici dimostrando che la lotta resta sempre la stessa: quella fra capitale e lavoro, anche se nascosta dietro la falsa battaglia, in verità inesistente, fra adoratori della scienza, disposti a morire di privazioni nel tentativo di salvarsi la vita, e negatori del virus. La verità è che, nel nuovo conflitto di classe, gestito dall'alto, nel nuovo regime liberale/sanitario, la lotta sta diventando sempre più fra chi sta perdendo tutto, compresa la dignità, e chi si vuole appropriarsi di tutto".

"Fra gli appartenenti alle categorie professionali che protestano e riempiono le piazze non ci sono untori né negazionisti, ci sono donne e uomini che vogliono essere rispettati come persone e come lavoratori".

"Italiani ai quali è stato tolto il diritto al lavoro, e quindi di potersi mantenere, chiedendo, senza vergogna, che venga conservato il dovere di pagare le tasse. La loro è una battaglia sacrosanta, in quanto svolta in nome della Costituzione e dei suoi principi. Per questo motivo, la loro battaglia è anche la nostra: quella di Italexit con Paragone".


Italexit Siena

 

 

 

Galleria Fotografica

Web tv