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GS QUERCEGROSSA RISPONDE AL M5S: "INGENEROSO DENIGRARE LA NOSTRA COMUNITÀ"

News inserita il 05-06-2017

"Vogliamo replicare in merito al comunicato del Movimento 5 Stelle di Castelnuovo Berardenga apparso nei giorni scorsi sui quotidiani locali perché ci sembra assai poco generoso accusare, ancorché indirettamente, il Gruppo sportivo Quercegrossa di abusivismo edilizio alla stregua dei peggiori palazzinari di inizio secolo, denigrando una comunità che, con il suo contributo gratuito, ha creato dal niente nell’anno 1981, gestito, accresciuto e mantenuto un complesso (unico nella frazione di Quercegrossa per molti e molti anni) in cui si è promossa l’attività sociale, culturale, sportiva e ricreativa del paese", inizia così il comunicato stampa di risposta del GS Quercegrossa alle accuse del M5S locale.

"Ci preme in primo luogo evidenziare - sottolinea il GS Quercegrossa - che ciò è stato possibile, sia per il contributo pubblico dei comuni di Castelnuovo Berardenga e Monteriggioni, sia perché tanti volontari del paese, in più di trenta anni di attività, hanno prestato la loro opera gratuita per la costruzione e la manutenzione degli impianti di cui i cittadini vollero sin da subito attribuire la proprietà all’Amministrazione comunale a garanzia che l’immobile non perdesse quella finalità per cui era stato costruito con il loro sudore e sacrificio. Invitiamo senza timore di smentita il Movimento 5 Stelle a fare la somma dei contributi versati dai due comuni per l’impianto per costruzione e manutenzione e confrontarlo con una sua stima attuale (sempre comprensiva degli oneri di manutenzione) da cui potranno verificare tangibilmente le nostre affermazioni".

Prosegue la società sportiva in merito all'abuso edilizio: "Non riteniamo infatti giusto colpevolizzare oltre il dovuto chi in passato si è impegnato fattivamente, forse talvolta sbagliando le forme, su una proprietà pubblica, costruendo una tettoia per cuocere la carne alla brace senza bagnarsi quando piove e senza chiedere autorizzazione, o qualche capanno di lamiera da cantiere regalato da chi non lo utilizzava più dove riporre gli utensili per la manutenzione, due casette in legno di cui una usata come segreteria del tennis e che sono tuttavia perfettamente integrati nelle strutture già esistenti e assolutamente efficienti".

"Questi sono gli abusi di cui si accusa la nostra associazione e di cui si accusa il comune per non aver vigilato sui quali però pensiamo che i politici del Movimento 5 Stelle si sarebbero dovuti informare meglio prima di ergersi a paladini della legalità e della sicurezza. Peraltro, come stabilisce la legge, abbiamo una polizza assicurativa per la responsabilità civile (piuttosto costosa totalmente a nostro carico) che ci tutela per tutti gli eventuali incidenti. Non entriamo nel merito delle convenzioni che sono di esclusiva pertinenza dell’Amministrazione Comunale e che noi firmeremo come abbiamo sempre fatto anche se, per quanto sopra ci sentiamo anche noi padroni della nostra casa".

"Ciò precisato, - continua il comunicato - ci pare francamente singolare la coincidenza tra la delazione, per quanto se ne sa, una lettera sostanzialmente anonima, e le ripetute interpellanze del movimento 5 Stelle nel consiglio comunale di Castelnuovo Berardenga oltre a vari comunicati stampa che sulla medesima vicenda come su altre analoghe hanno destato tanto interesse nella cronaca locale.

"A noi francamente viene il sospetto che tutto ciò poco abbia a che fare con la legalità - accusa il Gruppo Sportivo - che và certamente rispettata e quindi proporremo all’Amministrazione Comunale una soluzione che riteniamo equa anche perché vogliamo risolvere questa delicata questione nel più breve tempo possibile, ma presti il fianco a strumentalizzazioni dovute al fatto che il Sindaco di Castelnuovo Berardenga, attualmente anche il Presidente della Provincia, appartiene ad una fazione politica in competizione con quella del movimento 5 Stelle".

"Se così fosse - conclude il comunicato - vorremmo però suggerire di combattere altrove la battaglia politica e, in ogni caso, ciò giustifica la nostra scelta, e ci sembra di poter dire a ragione, di restarne fuori evitando, nei limiti del possibile, che la medesima venga a detrimento dell’associazione e di chi gratuitamente, ha prestato la sua preziosa opera di volontariato".

 

 

 

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