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CARC: "ABOLIRE SUBITO L'ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO", PRESIDIO A SIENA

News inserita il 02-11-2022

Resa obbligatoria con la riforma della “Buona Scuola” (tanto criticata a parole da tutti, quanto mai eliminata o modificata da nessuno), l'Alternanza Scuola-Lavoro prevede per gli studenti delle superiori un tot di ore obbligatorie di lavoro sul campo, diverse in base all'indirizzo scelto. Questa attività (necessaria e centrale anche per l'esame di stato) si sta dimostrando uno strumento che applica lo stesso modello di sfruttamento solitamente tipico del mondo del lavoro ai giovani. Per le aziende è un'occasione per avere manodopera a costo zero e ciò alimenta, tra l'altro, anche la guerra tra poveri. I giovani vengono abituati, fin da piccoli, a lavorare senza essere pagati e senza ricevere tutele, neanche quelle riguardanti la sicurezza.

Troppo spesso questo significa infortuni e, addirittura, morti. Solo nel 2022 hanno perso la vita tre studenti durante l'alternanza. La mancanza di dispositivi idonei, gli ambienti fatiscenti, la mancanza di controlli veri (e non le sfilate precedute da "chiamate di avviso" alle aziende!) e di personale... sono tutti elementi che rendono chiaro che queste morti -come tutte le morti sul posto di lavoro, oltre 1000 all'anno - non sono incidenti ma omicidi veri e propri. Aggiungiamo che spesso i ragazzi più a rischio sono quelli che frequentano istituti tecnici e professionali (per i quali sono previste attività più pratiche e manuali), spinti nella loro scelta scolastica, anche da motivi economici (e dalla possibilità di accedere direttamente al mondo del lavoro, finita la scuola).

A fronte della disastrosa situazione dell'alternanza e della pubblica istruzione in generale (citiamo solo le classi pollaio, le strutture obsolete, la mancanza di personale, la precarizzazione del lavoro...), milioni di euro dei contribuenti vengono investiti dal governo per continuare una guerra che potrebbe avere ripercussioni disastrose per il mondo intero.
La guerra è anche qui, è in ogni studente costretto a lasciare i banchi di scuola per l’alternanza, è in ogni alunno a rischio ogni giorno per colpa di strutture scolastiche non idonee (il caso del crollo della palazzina dell’Aula Magna dell’Università di Cagliari parla da sé!), è in ogni docente precario, in ogni collaboratore che perde lavoro, è in ogni genitore costretto a iscrivere il figlio in un'altra scuola per l'elevato costo della mensa.

È ora di dire basta a questo modello di scuola. È ora di mobilitarsi per fermare la strage dei giovani che vengono mandati a morire nei cantieri mentre dovrebbero essere sui banchi di scuola a studiare! È ora che gli studenti organizzati si coordinino con gli operai e con il resto dei lavoratori per imporre dal basso
sicurezza nelle scuole, sicurezza sui posti di lavoro, sicurezza di mantenere il posto di lavoro, e non vederlo messo a repentaglio.

Per questo motivo, abbiamo organizzato un presidio venerdì 4 ottobre dalle ore 17:45 davanti all’Ufficio Scolastico Provinciale in Piazza Matteotti a Siena.
Invitiamo quanti hanno a cuore la pubblica istruzione (partiti, organizzazioni studentesche, di lavoratori o di genitori e i "semplici" cittadini) e il diritto allo studio sanciti dalla costituzione a prenderne parte e a fare un intervento.
La scuola e l'università deve essere di tutti e tutti devono essere messi nella condizione di formarsi in totale sicurezza.


Partito dei CARC – Sezione Siena Valdelsa

 

 

 

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