La Toscana conferma il piano straordinario di formazione per i lavoratori. "Ma servono un progetto e investimenti. Ci opporremo a qualsiasi operazione speculativa"
La Toscana è pronta a fare la sua parte per il rilancio della produzione della multinazionale Beko a Siena, ma solo a condizione che vi siano investimenti concreti e un progetto chiaro per il futuro. Lo ha dichiarato Valerio Fabiani, consigliere del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani per le crisi aziendali, al termine dell'incontro svoltosi presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy a Roma, dove si è discusso del futuro della sede senese di Beko insieme ai vertici europei della multinazionale turca.
“Se ci sono investimenti e un progetto, se ne può ragionare insieme – ha affermato Fabiani – viceversa, se fossimo invece di fronte a un’operazione speculativa, non ci stiamo e faremo di tutto per impedirlo”. Fabiani ha espresso preoccupazione per la strategia del gruppo turco, che dopo l'incorporazione di Whirlpool ha già chiuso stabilimenti in Polonia e Regno Unito, nonostante l'espansione sul mercato europeo.
Delusione Dopo l’Incontro a Roma
Dopo l’incontro, emerge una diffusa delusione tra i rappresentanti istituzionali e sindacali presenti, tra cui le organizzazioni sindacali nazionali e locali, le Regioni, i Comuni e le Province interessate. Il meeting, a cui hanno partecipato anche il ministro Adolfo Urso e la sottosegretaria Fausta Bergamotto, era stato convocato per discutere il piano industriale di Beko Europe, ma ancora una volta l’azienda ha fornito solo una panoramica generale della situazione, senza avanzare proposte concrete per il futuro.
“A Roma era attesa la presentazione del piano industriale e un confronto nel merito, ma non c’è stato – ha dichiarato Fabiani – e per la seconda volta è stata rappresentata solo la fotografia della realtà, senza alcuna proposta, iniziativa o idea per il futuro”.
Il Governo ha rimandato ulteriori discussioni a un prossimo incontro, che vedrà al tavolo solo azienda e parti sociali.
La Situazione dello Stabilimento di Siena
Nello stabilimento senese di via Toselli, dove un tempo Whirlpool produceva congelatori, lavorano oggi circa 299 dipendenti. La produzione è ormai ridotta a una settimana al mese, alternando turni di lavoro a periodi di cassa integrazione e riposi forzati. Questa situazione mette a rischio la stabilità occupazionale dei lavoratori e delle loro famiglie, nonché il futuro dello stabilimento stesso.
“L’azienda ribadisce che la situazione è grave, nonostante gli investimenti fatti da Whirlpool negli anni – ha spiegato Fabiani – ma a Siena di investimenti non ne abbiamo visti, e se qui la situazione è critica è proprio per la mancanza di investimenti”.
La Regione Toscana non intende restare a guardare e ha già predisposto un piano straordinario per sostenere i lavoratori senesi in questa fase di incertezza. Fabiani ha annunciato che la Regione invierà ai vertici di Beko Europe l’accordo, siglato con tutte le organizzazioni sindacali senesi, che prevede fino a tremila euro per lavoratore destinati alla formazione e riqualificazione. Questo piano mira a offrire nuove competenze ai dipendenti, preparandoli per eventuali riassetti produttivi o per altre opportunità di lavoro.
“Abbiamo talmente contezza del fatto che serva investire per cambiare – continua Fabiani – che abbiamo già messo in campo un piano per la formazione dei dipendenti, ma ci aspettiamo che anche il Governo faccia la sua parte in questo senso”.