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VIA AI LAVORI CONTRO IL RISCHIO IDRAULICO A TAVERNE D'ARBIA

News inserita il 27-08-2014



Sono iniziati i lavori per realizzare opere di riduzione del rischio idraulico lungo il fiume Arbia, a tutela dell’abitato di Taverne. L’intervento promosso dalla Provincia di Siena prevede un investimento complessivo di circa 2 milioni e 425 mila euro, con il contributo della Regione Toscana e risorse proprie dell’amministrazione provinciale per 130 mila euro. L’obiettivo è terminare i lavori nel corso del 2015.

L’intervento porta alla realizzazione di un argine lungo circa 900 metri, al fianco della viabilità di variante di Taverne d’Arbia, e comprende anche lavori sulle fognature per proteggere l’abitato dalle piene del fiume. La sommità dell'argine viene valorizzato anche come percorso ciclo-pedonale di collegamento fra gli impianti sportivi e il sottopasso del raccordo autostradale Siena-Bettolle della strada in direzione di Presciano. Il percorso di mobilità dolce, unito alla sistemazione compresa tra la variante e il torrente, permette una riqualificazione della zona limitrofa all’abitato di Taverne.

L’intervento di difesa del suolo costituisce un primo stralcio delle opere previste nell’area e dovrà essere completato con gli interventi sul Borro del Casino, sempre nel Comune di Siena, e con quelli sulla sponda sinistra a protezione dell’abitato di Arbia, nei comuni di Castelnuovo Berardenga e Asciano.

“L’intervento sul fiume Arbia - affermano il presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini e il vicepresidente e assessore ai lavori pubblici, Alessandro Pinciani - porta avanti l’impegno dell’amministrazione provinciale nella difesa del suolo e nella prevenzione del dissesto idrogeologico, per evitare che il nostro territorio sia segnato da gravi criticità come quelle registrate nei mesi scorsi. Questa opera a tutela dell’abitato di Taverne d’Arbia si colloca, infatti, in un pacchetto di altri interventi in programma a Buonconvento, Monteriggioni, Sinalunga, Montepulciano, Chiusi e Radicofani che saranno realizzati direttamente dalla Provincia, ai quali si aggiungono ulteriori opere realizzate da altri soggetti attuatori sempre con il contributo della Regione”.

 

 

 

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