VIABILITÀ SUL MONTE AMIATA, CONFCOMMERCIO: “INTERVENTI NON PIÙ RINVIABILI”
News inserita il 15-07-2015
“Siamo di fronte ad una vera e propria emergenza
paragonabile ad una calamità naturale".
“La situazione che si è andata determinando
sull’Amiata è a voler essere generosi grottesca. Peccato però che le
limitazioni alla viabilità influiscono in modo insopportabile sul livello
qualitativo ed economico della vita
delle popolazioni amiatine”.
Interviene così Confcommercio Siena su un
tema che è diventato di fortissima attualità per tutta l’area.
“Siamo di fronte ad una vera e propria
emergenza – dice l’associazione - paragonabile ad una calamità naturale, che
sta determinando l’isolamento di una porzione importante della nostra provincia
ormai da mesi”.
“Non è accettabile che, ancora oggi, i
Comuni siano costretti a scrivere ai giornali per denunciare l’assenza di una qualunque
iniziativa concreta in termini di lavori di ripristino nonostante gli
stanziamenti già deliberati”.
“Condividiamo e sosteniamo quindi –
sottolinea l’associazione - qualunque iniziativa che possa contribuire a
sbloccare questa situazione paradossale, che rende un pezzo di “civilissima”Toscana più simile a realtà del terzo o quarto mondo”.
“Come corollario – fa notare Confcommercio -
questa situazione dimostra quanto sia stata improvvida, superficiale e dannosa
la strada intrapresa con l’abolizione delle Province che, rispetto a certe
situazioni, in passato garantivano almeno degli interventi di emergenza, come
quelli che andrebbero attivati per 18 che collega Castiglion d’Orcia ad Abbadia e coinvolge le località diCampiglia d’Orcia e Montieri”.
“E’ da troppo tempo ormai che la storia
della viabilità interrotta sull’Amiata si trascina senza costrutto - osserva Confcommercio - ci auguriamo che,
nonostante le prossimità con il periodo feriale, ed il neo riconfermato Presidente Rossi (magari entrambi adeguatamente
sollecitati dai neo consiglieri regionali espressi da questo territorio) non
rinviino ulteriormente l’avvio dei lavori, tanto più se, come detto e scritto,
agli stanziamenti è già stato provveduto”.
“Rimane il fatto, grave, di aver perso mesi
e di aver costretto un territorio a subire le ingiurie di questa sciagurata
contingenza in aggiunta alla crisi che sta fiaccando le imprese a livello
locale e nazionale – conclude l’associazione
- E, visto che la situazione non è certo attribuibile a colpe dei
cittadini o delle imprese, sarebbe opportuno che venisse almeno sospeso il
pagamento delle imposte fino al ripristino della normalità”.
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