ENTRA IN ITALIA DA TURISTA, MA IN REALTÀ LAVORA IN NERO: DENUNCIATO ALBANESE
News inserita il 30-06-2015
Stesso provvedimento per il datore di lavoro.
E’ entrato in Italia, a suo
dire, per motivi di turismo, ma in realtà lavorava “al nero” per un vivaio di
Firenze.
Questo è quanto è stato
accertato dalla Polizia di Stato nel corso di un controllo, che ha denunciato
lo straniero, un albanese di 28 anni, e il suo datore di lavoro, italiano,
residente nel capoluogo toscano.
In particolare, nell’ambito di
un servizio ordinario di controllo del territorio, nei pressi del casello
autostradale dell’A1 a Querce al Pino, gli agenti delle Volanti del
Commissariato di Pubblica Sicurezza di Chiusi hanno fermato un autocarro con a
bordo tre persone, due cittadini albanesi e un’italiana.
Al momento del controllo è
emerso che i tre si stavano recando nella vicina Chianciano Terme per allestire
un punto espositivo di un parco termale con alcune piante, dato che la donna,
libera professionista e progettista, si era regolarmente aggiudicata il
concorso indetto proprio dallo stabilimento termale.
In seguito alla richiesta dei
documenti è tuttavia emerso che il conducente del mezzo era privo di documentie anche del permesso di soggiorno.
L’uomo, in possesso solo di una
patente albanese, ha riferito ai poliziotti di essere entrato circa due mesi fa
nel nostro paese per turismo, circostanza possibile dato che l’Albania è esente
dall’obbligo del visto per tali motivi.
La sua permanenza, se fosse
stato vero, sarebbe stata pertanto legittima per un altro mese, fino ad una
massimo di tre.
Dagli accertamenti successivi
svolti dalla Polizia è, invece, emerso che lo straniero era stato assunto,
senza che ve ne fossero i requisiti, dato che non aveva documenti e il permesso
di soggiorno rilasciato per motivi di lavoro, dal titolare di una ditta
fiorentina di Vivai, della quale era dipendente, stavolta regolarmente, anche
il suo connazionale.
All’esito dei riscontri,
eseguiti dagli agenti anche attraverso il foto segnalamento del cittadino
albanese da parte della Polizia Scientifica, l’uomo è stato denunciato ed
invitato a regolarizzare la sua posizione sul territorio nazionale.
Il datore di lavoro è stato
invece denunciato per aver assunto alle proprie dipendenze un lavoratore
straniero privo del permesso di soggiorno che consenta di svolgere attività
lavorativa in Italia.
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