ROBUR: RADICE RESPONSABILE DEL SETTORE GIOVANILE, ARGILLI AGLI ALLIEVI

Due ex bandiere bianconere entrano a far parte del nuovo organigramma della società di Antonio Ponte.

Altro giorno importante per il progetto della Robur, domani sarà ufficializzato il secondo sponsor e quello per la maglia del settore giovanile. Una partenza con il turbo, i tifosi ci sono e le risposte si vedono anche in campo. Ad oggi in tutto 2320 abbonamenti: “Le vittorie in campo fanno si che ci sia gioia nella città – afferma il presidente Antonio Ponte- questo era quello che volevamo”.

“Non abbiamo mai abbassato la testa – afferma mister Massimo Morgia – dalla partita di domenica sono arriate note positive, ma le brutte notizie purtroppo sono invece dall’infermieria”. Ancora problemi per Vergassola e Zane, importanti presenze a centrocampo.  “Infortuni da non collegare con la preparazione affrettata – afferma il mister- la nota positiva è che siamo  seguiti da un pubblico stupendo, e che domenica sarà tesserato anche Diomande. Si vince quando c’è la stessa voglia, la stessa determinazione da parte di tutti. Io e la squadra avevamo questa consapevolezza ma il merito va anche al pubblico che per le due vittorie è stato determinante”. Novità anche per il settore giovanile: Ruggiero Radice sarà il responsabile tecnico,  in stretta collaborazione con Stefano Argilli, Roberto Maffei, preparatore atletico insieme a Paolo Becchini preparatore portieri.

“Ho parlato con Radice – afferma il mister – io sono venuto dal settore giovanile, quindi ho sempre un occhio di riguardo su quello che considero il futuro. Parlando con loro ho deciso che la mia presenza sarà  costante e quindi sarò presente anche agli allenamenti dei più piccoli”. I campionati giovanili saranno gli Allievi A, gli allievi B provinciali e juniores.

“Ci sarà sinergia anche con le varie società della provincia – conclude Antonio Ponte – ci tengo a creare qualità e per farlo dobbiamo collaborare.  Incontrerò le varie società e il mio auspicio, considerando i pochi investimenti, è che ci sia collaborazione e non concorrenza”.

Simona Sassetti