La sciatalgia, cosa è e quali sono i rimedi. A cura del dottor Fabio Colonnello.
Piegarsi, camminare, muoversi di colpo diventa un’impresa titanica? Forse è colpa della sciatalgia (sciatica, per gli “amici”), un dolore molto intenso, di tipo trafittivo (“come una coltellata”, lo descrivono così in tanti), lungo il percorso che il nervo sciatico segue nel nostro corpo.
Esso è il nervo più voluminoso ed imponente del corpo: origina nella zona lombare, scende al centro della natica ed innerva i muscoli posteriori ed anteriori di coscia e gamba, estendendosi fino al piede. Il nervo sciatico garantisce la sensibilità e la motilità delle gambe; pertanto, un'ingiuria a livello dello stesso può seriamente compromettere la capacità di deambulare.
L’attacco acuto, che può durare da un minimo di tre giorni a un mese (per fortuna solo nei casi più gravi), è accompagnato da alterazioni della sensibilità: parestesie(sensazioni di avere la gamba o il piede addormentati), formicolii e piccole “scosse elettriche” che possono essere continue o presentarsi a tratti isolati, per esempio quando si cammina.
· nel 20% dei casi, l’insorgenza può essere ricondotta a una contrattura muscolare violenta e improvvisa, tipica di chi solleva un grosso peso senza flettere le ginocchia: è il classico colpo della strega.
· nel 40% dei casi, il disturbo si origina invece da un’artrosi, la degenerazione delle cartilagini articolari e dei dischi intervertebrali, frequente soprattutto dopo i 50 anni.
· nel restante 40% dei casi, infine, si riscontrano delle vere e proprie patologie a carico dei dischi, dalla protrusione discale fino a una vera e propria ernia, a causa delle quali il nervo sciatico viene compresso nel punto di uscita dal canale vertebrale.
La sciatica è una condizione dolorosa spesso riferita dalle donne durante la gravidanza(fase avanzata). In tal caso, la sciatica può esser conseguenza della compressione esercitata dall'utero sul nervo sciatico.
Come alleviare il dolore? Il modo migliore è il riposo a letto, con le gambe che vengono spontaneamente piegate per evitare che quella “corda”, costituita dal nervo sciatico, venga posta in tensione. Per quanto riguarda la cura, la soluzione non è valida per tutti e dipende dalla diagnosi eseguita sulla base degli esami: radiografia del tratto lombo-sacrale e Risonanza magnetica nucleare (raramente viene prescritta anche una Tac). Un dolore sciatico di lieve entità può essere allontanato semplicemente mediante la somministrazione di farmaci antidolorifici oppure seguendo un programma fisico-riabilitativo.
Le cure più indicate sono cicli di Tens (Trans electrical nerve stimulation), che prevede la stimolazione dei punti dolorosi mediante correnti elettriche, e di ultrasuoni, onde sonore ad altissima frequenza con azione antalgica e antinfiammatoria. Nei casi in cui la sciatica dipenda da contratture muscolari, può essere utile anche un ciclo di Tecarterapia, che sfrutta particolari campi elettromagnetici.
Come prevenire l’attacco? E’ possibile rinforzare la propria muscolatura per renderla meno esposta agli attacchi di sciatica. Nei periodi di tregua, infatti, può essere utile farsi prescrivere dal fisioterapista un programma di esercizi mirato a sostenere la schiena, correggere la postura, irrobustire la muscolatura e migliorare la flessibilità del rachide, spesso difficoltosa a causa del dolore esercitato sul nervo sciatico. Con dei piccoli accorgimenti comportamentali e posturali, è inoltre possibile scongiurare il pericolo della sciatica. Al tal proposito, dai un’occhiata a La tua schiena: Proteggila. Esercizi e consigli per evitare movimenti a rischio: https://www.oksiena.it/pillole-di-salute-a-cura-del-dottor-fabio-colonnello-40437.html
A cura del Dottor Fabio Colonnello
Fisioterapista – Osteopata presso lo Studio Arbia
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