VIVIAN LAMARQUE PRESENTA IL LIBRO "MADRE D'INVERNO" A POGGIBONSI

News inserita il 31-01-2017 - Eventi Siena

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“Due madri, quella adottiva e quella biologica, accompagnate nel loro ultimo viaggio dalla nitida e pensosa poesia di Vivian Lamarque”. Si svolge venerdì 3 febbraio la presentazione di “Madre d'inverno”. L’appuntamento è alle 18 presso l’Accabì e si svolge nell’ambito del ciclo “Il prossimo tuo”, già forte di due incontri molto partecipati. A conversare con l'autrice sarà Alessandro Fo.

Vivian Lamarque, nata a Tesero (Trento) nel 1946, è sempre vissuta a Milano dove ha insegnato italiano agli stranieri e letteratura in istituti privati. Ha pubblicato Teresino (1981), Il signore d'oro (1986), Poesie dando del lei (1989), Il signore degli spaventati (1992), Una quieta polvere (1996). Nel 2002 la sua opera poetica è stata raccolta nell'Oscar Poesie 1972-2002. Successivamente ha pubblicato Poesie per un gatto (2007) e La gentilèssa (2009). Vincitrice di numerosi premi, tra cui il Viareggio Opera Prima (1981), il Pen Club (1996) e l'Andersen (2000), è autrice di una quarantina di fiabe tradotte in varie lingue e delle raccolte Poesie di ghiaccio e Poesie della notte. Ha tradotto, tra gli altri, Valéry, Baudelaire, La Fontaine. Nel 2013 è uscito Gentilmente Milano, antologia di articoli pubblicati sul Corriere della Sera.

“Madre d'inverno” (Mondadori, 2016). Vivian Lamarque possiede una rarissima dote: quella di rendere lievi e trasparenti i temi e gli strappi dell'emozione più complessi e profondi. E di comunicarne le tracce e gli esiti con la grazia sottile della sua impeccabile 'petite musique'. Ne aveva dato prove nelle opere precedenti e lo conferma in questo nuovo libro, dove già dal titolo, "Madre d'inverno", indica il percorso centrale di una raccolta che riesce comunque a svilupparsi in varie direzioni. L'idea e la figura materna, dunque, vissuta nel trauma originario - accettato con sapienza eppure inguaribile, nel paradosso e nel dolore - della sua doppia immagine, quella della madre biologica e quella della madre adottiva. In uno scenario aperto e sofferto, fitto di elementi di una concretissima realtà quotidiana, dove si intessono frammenti di dialogo e schegge di parlato, si passa da una iniziale sequenza ospedaliera a una serie di versi in cui si realizza una sorta di postumo colloquio con la figura materna. Rispetto alla quale il coinvolgimento del lettore scatta immediato poiché, partendo dalla propria esperienza personale, l'autrice mette a punto un disegno in cui la madre diventa una forma assoluta, diventa l'emblema di tutte le madri. Nella mobile ricchezza di un'opera composta in un ampio arco di tempo, l'autrice si rivolge alle più svariate tracce della memoria, fino a introdurre, improvvisa, ‘l'altra madre’, quella biologica, insinuando, in un tono di assoluta normalità antiretorica, un senso di pervasiva, interiore instabilità.

L'incontro fa parte del ciclo “Il prossimo tuo” nell'ambito della rassegna "Ben-Essere" sostenuta dal Comune e coordinata dall’ufficio cultura. Il ciclo “Il prossimo tuo” è curato dall'associazione La Scintilla e organizzato operativamente dalla Cooperativa Pleiades. Complessivamente si tratta di cinque appuntamenti (il primo incontro si è svolto a dicembre e ha visto protagonista Sandra Bonsanti, il secondo sabato scorso con Susanna Tartaro) che si svolgono presso la biblioteca comunale Pieraccini, luogo e spazio di condivisione, teatro di incontro quotidiano di generazioni, culture e idee.

A precedere l'incontro di venerdì vi sarà l'inaugurazione degli “Scaffali d'autore” di Alessandro Fo e Vivian Lamarque.

 

 

 

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