VIAGGIARE PER UN SOGNO O SEMPLICEMENTE PER UN’ILLUSIONE

News inserita il 13-10-2016 - Ok Siena

La bellezza di tutti i panorami che possiamo incontrare nei viaggi e nelle persone

 

Interrompo oggi la rubrica sulle città da visitare tra il 2016 ed il 2017 perchè vorrei un attimo focalizzare l’attenzione sul significato di viaggio.

Spesso quando parliamo di viaggio pensiamo a due valige, a quello che vedremo, insomma siamo euforici e basta. Il viaggio, però, ha dei significati nascosti, nascosti anche a noi che decidiamo di partire.  

Il viaggio spesso è metafora della vita: vari motivi ci spingono ad intraprendere un viaggio che più che essere uno spostamento nel tempo e nello spazio  può arrivare a raggiungere dei significati metaforici molti importanti.

“Parto perché sono stanco del lavoro, perché è stato un anno molto difficile, perché i miei figli ne hanno bisogno, …”

Ed ecco che alcune “molle” come un abbandono, una perdita, una sconfitta o  il desiderio di conoscenza, la curiosità, la voglia di mettersi alla prova di fronte ai problemi della vita, la ricerca di sé, il sentimento di solitudine da provare per crescere ci spingono a partire.

E questo non è una cosa che succede solo oggi, ma lo è sempre stato, un exemplum in letteratura è l’Odissea di Omero, opera ricca di significati simbolici.

Vediamo:

Ulisse è in viaggio, è di ritorno dalla guerra di Troia per ricongiungersi con la sua amata Penelope ad Itaca, qui finalmente Ulisse, dopo aver superato varie prove ritorna definitivamente; il ricongiungimento con la sua patria è estremamente commuovente, lui è un uomo diverso e bacia la sua terra.

Ha superato varie prove Ulisse, proprio come ciascuno di noi e quindi il viaggio diventa prova di conoscenza e di temperamento. Ha una grande tenacia nell’attraversare le intemperie , l’astuzia per aggirare pericoli imprevisti (Polifemo), la temerarietà nel varcare la sfera del conoscibile (viaggio agli inferi), l’abilità retorica nel parlare delle proprie avventure, l’eroismo e il coraggio fisico.

Questo in generale riassume un po’ il viaggio che tutti noi compiamo ogni giorno senza nemmeno rendercene conto.

E che dire delle canzoni, non sono anch’esse un viaggio che decidiamo di intraprendere? Io ne ho molte in testa, a seconda delle emozioni che vivo in quel determinato momento, ce ne sono in inglese dove ci metto tutto il significato che voglio in base alla melodia, in italiano dove Battisti padroneggia su tutti.

Cosa dire l’emozione più grande è sapere, mentre viaggiamo, che siamo vivi e che fino all’ ultimo respiro, anche a fiato corto, grideremo il nostro nome e tutto quello che quel nome si è portato negli anni passati. Questo il dono più grande che ci è stato donato, non dimentichiamocelo.

Allora, in questo articolo, un po’ “anomalo”, un po’ sentimentale (e chissà perché oggi decido di pubblicarlo, sarà l’atmosfera malinconica della pioggia o chissà cosa altro) vi lascio con alcune parole: 

“Vi consiglio di viaggiare per commuoversi di fronte ad un panorama.

 Viaggiare per capire di non avere nient’altro che la propria libertà,

 viaggiare per capire che dove finisce un tramonto inizia l’alba di un altro giorno,

 viaggiare per un sogno o semplicemente per un’illusione!"

 

Chiara Lenzini   

 

 

 

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