GABRIELE GRAGNOLI, IL CAPITANO CHE NON SI VERGOGNA DI SPENDERE QUALCHE LACRIMA
News inserita il 17-08-2016
Abbiamo tutti un cuore...o no?
Gabriele Gragnoli ha accettato a pochi mesi dalla carriera
di luglio di fare il Priore.
Pare che ai suoi contradaioli abbia confessato di non
pensare al Palio. Lui voleva ricostruire una Contrada che si stava
pericolosamente sfaldando. Tutte le sue energie erano orientate sulla Contrada.
Per ricostruire bisogna riannodare i capi della storia intessuta comunque nel
passato prossimo e più lontano e Gabriele è ripartito da lì chiamando a
raccolta tutte le personalità che avevano ricoperto determinati ruoli e tutti i
Contradaioli di buona volontà.
Facile, ora, sostenere che la Contrada si era ricompattata,
ma è un fatto che il Gragnoli ha cercato il Giannini e subito dopo il Burrini,
capitani coraggiosi, che hanno lasciato nel cassetto umanissime suscettibilità,
mettendosi prontamente a disposizione della Contrada....e via via tutti gli altri, sfruttando il gruzzoletto di
esperienze comunque fatte. Perchè nella Lupa una prima svolta era già avvenuta,
con le monte di fantini che stanno dominando la scena.
Conoscendoli da vicino, sono sicuro che i grandi onorandi di
un recente passato, Luca Luchini e Andrea Viviani, abbiano fatto, come sempre,
la loro parte. Ma tutti, le tante donne, gli uomini, vecchi e giovani, fino ai
ragazzi di Vallerozzi si sono riconosciuti nel progetto e nella tela che si
stava velocemente tessendo.
Se poi nella stalla, a luglio, arriva una Preziosa Penolopecapisci che la tela può essere portata a termine. E succede allora che la sorte
ti ripaga in un mese e mezzo delle tante stagioni paliesche finite male...di
lunghi e insopportabili digiuni in doppia cifra e di storie che avevano visto
prevalere quasi sempre la rivale che aveva messo a segno una confortante e
convincente tripletta.
Quando poi la Lupa è stata chiamata sul Campo, come decima
estratta, e quando Gabriele con gli occhi socchiusi ha visto la sua cavallina
tornare a...casa, si è capito che sulla vicenda paliesca si stava per scrivere
una pagina storica e straordinaria.
Mi resta ancora nella testa il boato di passione ed entusiasmo
al calor bianco che ha accolto Preziosa Penelepe. Il popolo, la gente, di
Vallerozzi ci ha creduto subito, quasi tutti hanno confermato le sottoscrizioni
del luglio, e c'era un Jonathan Bartoletti quanto mai sicuro, determinato e
vincente ad aspettare la sua Preziosa sposa.
Scritta così la cronaca di un cappotto sembra alla portata
di tutti. E invece non lo è, perchè senza la mano della dea bendata, sua
Signora la Fortuna, vai poco lontano, ma è un fatto che a certi risultati nel
Palio ci si arriva quando la compattezza ti regala la necessaria fiducia,
quando tutti remano dalla stessa parte. Quando lavori sodo, magari anche con
quel pizzico di fantasia e di azzardo che scompagina piani costruiti a
tavolino. E spesso, negli ultimi dieci-venti anni i Palii al tavolino hanno
fatto saltare il...tavolino.
Gioia allo stato puro per tutti i Lupaioli che vanno verso
un inverno gaudioso.
I rivali si stanno già leccando le brucianti ferite, ora
sono nel tunnel, ma il bello del Palio è che dopo l'inverno arriva la primavera
e subito dopo scoppia la stagione delle carriere. La vita va avanti e basta
riflettere, capire dove si è sbagliato - se si è sbagliato - basta ricompattarsi e crederci ancora per
affrontare una nuova annata di cavalli e fantini. Magari riconoscendo i meriti
veri a chi questi meriti li ha, senza creare fenomeni che si rivelano qualche
volta falsi miti e fenomeni da baraccone.
Un ultimo pensiero va a Gabriele. Che non si vergogna dispendere qualche lacrima e di commuoversi pensando ai suoi genitori e al nonno
che lo ha fatto diventare un Contradaiolo vero.
Abbiamo tutti un cuore...o no?
Roberto Morrocchi
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