L'OMAGGIO DEL CHIGIANA FESTIVAL A STOCKHAUSEN
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fine settimana ricco di appuntamenti da non perdere nel programma del Chigiana
International Festival and Summer Academy 2016. Si inizia sabato 23 luglio (Teatro dei Rozzi, ore 21:15 – Chigiana Today), con
le pianiste Stefania Redaelli e Maria Grazia Bellocchio e la regia del suono di
Alvise Vidolin che eseguiranno uno dei brani più significativi della seconda
metà del Novecento, Mantra di
Karlheinz Stockhausen; il concerto è
realizzato in collaborazione con il Laboratorio SaMPL del Conservatorio “Cesare
Pollini” di Padova. Alle
ore 19 il concerto sarà preceduto
dal concerto finale della classe di
flauto (Palazzo Chigi Saracini – Chigiana Factor) tenuta da Patrick
Gallois. Mantra è stata concepita a Osaka, nel maggio del 1970,
durante il periodo in cui Karlheinz Stockhausen si esibiva quotidianamente,
insieme con un gruppo di cantanti e strumentisti, all’interno di un padiglione
sferico allestito nell’ambito dell’Esposizione Universale. La partitura è stata
ultimata a Kürten il 18 agosto dello stesso anno e si fonda sull’elaborazione
elettronica del suono di due pianoforti, al quale si aggiungono i rintocchi
rituali di alcuni piccoli strumenti a percussione: l’effetto, del tutto
inconsueto, è paragonabile ad una sorta di espansione tecnologica del ‘pianoforte
preparato’ di John Cage (di cui riprende alcuni caratteri di straniato
esotismo). La prima esecuzione assoluta si è svolta il 18 ottobre del 1970 al
Festival di Donaueschingen: in quell’occasione, l’autore fece riportare sul programma
di sala un frammento dal libro di Satprem Sri Aurobindo or the Adventure of Consciousness (New York, 1964). È la prima
composizione ‘determinata’ (cioè su partitura completamente scritta, benché vi
siano alcuni passaggi che prevedono un certo grado di improvvisazione) lasciata
da Stockhausen dopo una lunga fase di composizioni ‘indeterminate’. L’opera
coinvolge l’espansione e la contrazione di una coppia di melodie in
contrappunto, dette dal compositore «formula». Lo stesso Stockhausen scelse il
termine mantra «per evitare parole come tema, linea o soggetto, come in una
fuga». Secondo il compositore, il mantra «ha tredici note, e ciascun suono di
piatti che avviene nel pezzo indica le grandi sezioni – si sentono i piatti
ogni volta che un nuovo suono centrale annuncia le successiva sezione». Benché
questo mantra ricorra in maniera costante, la struttura della composizione non
è un tema con variazioni presente in compositori classici quali Bach e
Beethoven, perché il materiale non è mai variato, ma soltanto espanso e
contratto (tanto in durata quanto in altezza di suono). L’esecuzione
di Mantra sarà introdotta dall’ormai
consueto appuntamento di Chigiana Lounge
dal titolo “Mantra. Lo spazio in tredici note”, sabato 23 luglio a Santa Maria della Scala (ore 19 – ingresso
libero), con Nicola Sani e Veniero Rizzardi. BIOGRAFIE DEGLI INTERPRETI:
Stefania Redaelli, giovanissima vince
numerosi concorsi e suona da solista con le orchestre milanesi (RAI, Angelicum
e Pomeriggi Musicali). Col tempo, la chiave di lettura della sua attività si
definisce sempre più nella sua passione per la musica da camera, realizzata sia
attraverso le numerose collaborazioni con molti dei principali musicisti. È
presente nelle più importanti sedi musicali d’Europa e Stati Uniti. Si è
dedicata anche a più aspetti della didattica. Incide per AS Disc, Stradivarius,
Dynamic e Warner Fonit Cetra. È attualmente pianista collaboratrice ai corsi di
violino tenuti da Salvatore Accardo all’Accademia Chigiana. Maria Grazia Bellocchio
ha compiuto gli studi musicali al Conservatorio G. Verdi di Milano con Antonio
Beltrami e Chiaralberta Pastorelli e ha proseguito gli studi alla Hochschule di
Berna con Karl Engel e a Milano con Franco Gei. Suona regolarmente per le
maggiori istituzioni concertistiche italiane e straniere. Ha collaborato in
formazioni da camera con molti dei maggiori musicisti. Il suo repertorio spazia
da Bach ai compositori contemporanei. Ha inciso per Ricordi e Stradivarius. Alvise Vidolin è regista del suono,
musicista informatico e interprete live electronics. Ha curato la realizzazione
elettronica e la regia del suono di molte opere musicali collaborando con molti
dei maggiori compositori di oggi per esecuzioni in teatri e festival
internazionali. Collabora con il Centro di Sonologia Computazionale (CSC)
dell’Università di Padova partecipando alla sua fondazione. Docente di musica
elettronica presso il Conservatorio di Venezia e all’Accademia Internazionale
della Musica – Fondazione Milano, di esecuzione e interpretazione della musica
elettroacustica presso il Conservatorio di Padova e membro del comitato
scientifico della Fondazione Archivio Luigi Nono. Tiene la cattedra di
composizione elettronica e regia del suono all’Accademia Chigiana.
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