SOUNDREEF VUOLE IL RISCATTO, DOMENICA ARRIVA AGRIGENTO

News inserita il 04-10-2017 - Mens sana Basket

Coach Griccioli al lavoro per trovare nuovi equilibri dopo l'infortunio di Cappelletti. Turner sulla via del completo recupero fisico

Soundreef in palestra per ritrovare se stessa, sul piano fisico prima ancora che su quello cestistico. Viaggia sopra due binari l’avvicinamento biancoverde alla gara casalinga di domenica prossima contro Agrigento, una “prima” di fronte al pubblico del PalaEstra che i biancoverdi hanno tutta l’intenzione di bagnare con quel successo che serve per annerire la casellina dei punti in classifica e per dare morale al gruppo guidato da Giulio Griccioli.

Non che l’atmosfera dalle parti di viale Sclavo sia negativa, il clima che si percepisce dall’esterno è buono, però è indubbio che gli ultimi dieci giorni siano stati tutto meno che un toccasana per una squadra che il suo vissuto comune deve costruirselo proprio in questo primo scorcio della stagione. E se la vicenda dell’intossicazione alimentare che ha messo k.o.

alcuni giocatori e componenti dello staff nelle ore precedenti la palla a due di Casale ha in sé il seme dell’imponderabile, il Turner ancora claudicante visto al PalaFerraris ed il Borsato fisiologicamente ancora pesce fuor d’acqua sono i due aspetti sui quali prendere nota, e progredire, per affrontare il prossimo impegno con maggiori certezze sul piano cestistico: lo scorer statunitense sta convivendo con il problema al ginocchio (che domenica si è riacutizzato, a causa di un colpo ricevuto in partita: ieri comunque Turner si è regolarmente allenato assieme ai compagni) e deve andare a regime sul piano atletico, nulla di preoccupante in prospettiva ma certo un intoppo, per lui e per il team, nell’immediato, quanto a Borsato è lapalissiano il concetto che vuole il playmaker veneto ancora alla ricerca di un feeling col gruppo, del quale è parte da appena una settimana.

La Soundreef del “post-Cappelletti” è una squadra in buona parte da re-inventare per coach Griccioli ed i suoi collaboratori. Ha perduto, in sostanza, l’unico giocatore realmente in grado di attaccare il canestro e trovare punti (e falli) oppure scaricare palla per il tiro degli esterni, e quello dei lunghi, insomma è diventata assai più prevedibile per un piano difensivo avversario e non può adesso prescindere dal fiuto offensivo di Turner per tornare a crearsi vantaggi oltre metà parquet: da qui i 15 tiri che lo statunitense si è preso in 33’ domenica scorsa, purtroppo in una serata da scordare velocemente date le sue medie di realizzazione (20% dal campo) ma che è molto probabile si ripeta, considerate le contingenze attuali e la propensione di capitan Lorenzo Saccaggi ad un playmaking ordinato e di sistema, meno di finalizzazione, o al periodo di integrazione che ancora vede all’opera Stefano Borsato.

Matteo Tasso

foto menssanabasket1871.it

 

 

 

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