ROBUR: COMUNICATO DEI SOCI DI MINORANZA IN RISPOSTA AD ALESSANDRA AMATO

News inserita il 02-02-2017 - Robur Siena

"Una lettera per onore della verità dei fatti".

In merito alla trasmissione di lunedì sera 30 gennaio sull’emittente locale Siena TV, i soci senesi ritengono di replicare all’intervento dell'Avv. Alessandra Amato, legale della Società Robur Siena Srl, esponendo i seguenti fatti:

-          la trattativa tra i Sigg. Ponte e Durio, finalizzata al trasferimento delle quote di maggioranza della società Robur Siena, è avvenuta senza dare pubblica evidenza ai soci di minoranza, né informarli.

-          conseguenza ne è stata che il contratto preliminare di cessione quote, prevedendo l’obbligo del versamento dell’acconto dato dalla Sig.ra Durio in aumento di capitale, evidentemente con il chiaro intento di raggiungere il 100% del possesso delle quote sociali, ha di fatto fortemente diluito i soci che comunque fecero il ripianamento perdite, mentre i soci che non aderirono alla ricapitalizzazione persero tutte le loro quote, a beneficio dei Sigg. Ponte-Durio.

-          Infatti, le quote perse sono andate in possesso del socio di maggioranza, che poi le ha successivamente vendute alla Durio incassandone i proventi.

-          circa le modalità di tale aumento di capitale, che offre alcuni lati oscuri oggetto di valutazioni, ancora oggi i soci non hanno avuto la possibilità di ravvisarne l’indispensabilità delle modalità e della procedura.

Tutto ciò premesso, i soci fin dai primi di febbraio 2016 chiesero alla Sig.ra Durio, moltissime volte, un incontro per conoscere il suo programma ed i suoi progetti sulla Robur (e per i tifosi e la città), nonché al fine di collaborare alle sorti della società, nonostante la vicenda subita che aveva portato alla perdita pressoché totale delle proprie partecipazioni.

La Sig.ra Durio, o il suo tramite Avv.

Amato, nel periodo tra febbraio e marzo 2016, fece molteplici incontri, anche e soprattutto con la tifoseria, ma si rifiutò di incontrare i soci e ciò fino al 29 aprile.

In tale data avvenne un incontro nel quale la Sig.ra Durio si prese impegno ad incontrare separatamente il socio di minoranza Sig. Mele insieme al Presidente Ponte al fine di una composizione amichevole su tutte le controversie, con l’intento di garantire un sereno futuro alla società, fatto che i soci videro ovviamente di buon grado nonostante che pervenissero ai soci di minoranza stessi espressioni (riportate sui media) riferibili alla Durio quantomeno imbarazzanti:

-        “Questi me li compro con due caramelle…”

-        “Sono abituata ad essere socia unica delle mie società, con me i soci senesi possono     

al massimo venire a vedere la partita ma parecchio lontani da me”

I sottoscritti soci sono stati testimoni del fatto che tale incontro di ricomposizione è sempre stato poi rifiutato dalla Sig.ra Durio.

Comunque la posizione scelta dai soci di minoranza è sempre stata quella di non effettuare alcuna azione legale a propria tutela che, seppur di sacrosanto diritto, avrebbe potuto immettere ulteriore caos nella società.

In ogni caso, la Sig.ra Durio si è sempre rifiutata di incontrare i soci, né ci ha voluto coinvolgere nelle scelte societarie, mantenendo le distanze (anche fisiche) dai noi soci (come aveva affermato nelle prime dichiarazioni, sopra ricordate).

Dopo l’atto di trasferimento quote è vero che molti soci non si sono presentati all’Assemblea in ottobre, per proprie superiori ragioni e in quanto i contenuti dell’Ordine del Giorno erano non solo non condivisi ma contenevano presupposti tali da pregiudicare la continuità della presenza dei soci stessi nella società (in sostanza il rischio di espulsione a discrezione del socio di maggioranza).

Tuttavia dopo tali assenze i soci, rappresentati dal Notaio Lazzeroni, per tre volte tra ottobre e gli inizi di dicembre, sia per contatto telefonico sia per le vie ufficiali (pec), hanno chiesto incontri chiarificatori con la proprietà anche per porre giustificati quesiti sui programmi e sulle discutibili scelte gestionali che, coinvolgendo il capitale della società, interessano direttamente anche le partecipazioni sociali delle minoranze. Anche questi solleciti non hanno mai avuto esito.

Oggi i sottoscritti soci hanno assistito passivamente all’approvazione di un bilancio di esercizio al 30/06/2016 tramite delibera per consultazione scritta presentato dalla attuale proprietà sull’attività dell’anno precedente. Vorremmo che la città fosse messa a conoscenza  se il bilancio presentato dal Presidente Ponte, che fu oggetto della feroce contesa tra lui e la Sig.ra Durio e che fu oggetto anche di arbitrato, ed il bilancio oggi depositato  risulti conforme o difforme sia dalla stesura Ponte che dai dettati dell’arbitrato!

A chiusura del cerchio risulterebbero essere stati emessi decreti ingiuntivi richiesti da fornitori che esigono i propri crediti riguardanti l’anno 2015 non pagati dalla gestione Durio, dopo che tali importi risultano sottratti al prezzo di acquisto e che hanno determinato l’aumento di capitale attraverso  il quale i soci di minoranza sono stati diluiti!

Potremmo citare ulteriori esempi (che per brevità omettiamo) che siamo disposti a raccontare anche in incontri pubblici o attraverso trasmissioni televisive

La presente serve solamente per ONORE DELLA VERITÀ DEI FATTI. Sinceramente, sentirsi accusati in una trasmissione TV di una strumentale mancata partecipazione alla vita sociale, oltre a non corrispondere a verità,  ci appare come una ingiustificata accusa agli intenti che hanno animato il nostro ingresso e il nostro investimento all’interno della Robur.

I SOCI di ROBUR SIENA s.r.l.

Mauro BERRETTINI

Luciano GHEZZI

Cesare LAZZERONI

Jacopo NORELLI

Laura BICCHI

Renato ROMEI

Stefano BISCIARRI

Duccio PANTI

 

 

 

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