"La città necessita di una vera svolta"
Il profilo del palazzo pubblico con la luce dell’aurora, sullo sfondo, è il simbolo della lista “Per Siena”. Lo ha presentato nella tarda mattinata di sabato Pierluigi Piccini, con un pizzico di emozione, di fronte ai giornalisti, a una folla di sostenitori e insieme ad alcuni candidati. Tanti i giovani e i giovanissimi, le donne, uniti dalla voglia di dar vita a un progetto aperto, fluido, civico, capace di tagliare i ponti con chi ha impedito a Siena di tornare ad essere una città di primo livello nazionale e internazionale, di nuovo al centro dei processi economici, culturali e di innovazione. “Non è e non sarà facile – afferma Piccini - ma respiro per strada la voglia di Siena di tornare a contare”.
Questo candidato sindaco ha ricevuto richieste di candidatura da molti esponenti dei partiti politici e, del resto, in un partito storico e glorioso ha trascorso buona parte della sua vita e vinto battaglie ricche di gratificazioni. “Ma in questi anni – aggiunge Piccini - ho raccolto trasversalmente dai cittadini segnali tali da convincermi che Siena necessiti di una vera svolta, che i partiti hanno dimostrato, anche in altre parti d’Italia, di non saper offrire”.
Lo scenario che si prefigura a Siena è lo stesso già visto in grandi città come Palermo e Catania, ma anche Parma e Napoli. È un trend nazionale, originato da sentimenti diffusi, esigenze reali e delusioni forti. Perché a vincere in queste e in tante altre città (altro esempio: Cuneo) non è stata l’incompetenza di alcune forme di antipolitica, ma un civismo autentico e partecipato, guidato da direttori d’orchestra di livello ed esperienza, nel distacco totale da alcuni sistemi di potere che impedivano il cambiamento. “Questa – secondo Piccini - è la premessa del mio impegno per Siena, che prevede l’abbandono di qualunque rendita di posizione, la sostituzione di classi dirigenti che hanno dimostrato di non essere in grado di rinnovare la città con persone libere e competenti, che possono permettersi il lusso di riunire le forze migliori. La nostra è una sfida difficile e abbiamo scelto di giocarla con spirito di innovazione, guardando negli occhi il futuro. Per questo – sostiene ancora Piccini - al solito baraccone politico di una sede della campagna elettorale, preferiamo il confronto e la sperimentazione di SpazioSiena: un luogo vivo in cui artisti, studenti e imprenditori si stanno ritrovando per fare mostre, convegni, concerti, teatro”.
Il simbolo appena svelato vuole essere un inno a Siena. La scelta è ricaduta sul colore della terra di Siena e sul blu del cielo, per rappresentare una nuova alba, un risveglio. Il sole sorge, come nella realtà di ogni giorno, alle spalle della torre del Mangia, nel Campo. Si tratta di un momento magico, in cui Siena è splendida, condiviso tra le poche persone che si svegliano presto per andare a lavoro. Lo rappresenta un simbolo augurale per un sindaco che ha scelto di tornare a occuparsi di una città di cui è sempre, intimamente, innamorato.
