NIENTE SCUOLABUS PER I NON RESIDENTI A SIENA, FIOCCANO LE POLEMICHE

News inserita il 06-04-2018 - Attualità Siena

Il sindaco Valentini: "Critiche ridicole". Sena Civitas ribatte

“La febbre elettorale fa straparlare, c'è chi si getta su qualsiasi argomento senza cognizione di causa pur di aizzare polemiche contro l'amministrazione, tipico di chi non ha sue proposte costruttive da portare avanti. Quella sul servizio di scuolabus per esempio è una polemica ridicola, perché abbiamo difeso gli interessi dei contribuenti senesi, reinvestendo i soldi sul potenziamento dell'accompagnamento dei ragazzi chiesto dalle famiglie, razionalizzando una situazione anomala”.

Commenta così il Sindaco Bruno Valentini il dibattito suscitato dalla decisione dell'Amministrazione Comunale di limitare il servizio di scuolabus agli alunni residenti nel Comune di Siena per chi si iscriverà alle classi prime (elementari e medie) il prossimo anno scolastico, scelta che consente allo stesso tempo di potenziare il servizio di accompagnamento degli studenti a bordo del bus. Già dal prossimo anno scolastico, infatti, la spesa del Comune di Siena per il servizio di accompagnamento sugli autobus salirà a circa 160 mila euro all'anno. Per gli alunni già iscritti non cambierà nulla, per assicurare la continuità didattica.

“Chi ha parlato di 'scelta discriminatoria' è alleato nel sostegno al candidato Sportelli con chi ha fatto da anni del riequilibrio tariffario fra residenti e non residenti una vera e propria bandiera, chiedendo esplicitamente che l'Amministrazione assumesse decisioni che sollevassero i contribuenti senesi dai costi per fornire servizi a cittadini residenti in altri Comuni. Se ci sono posizioni opposte nella sua coalizione – incalza Valentini – cosa pensa il candidato Massimo Sportelli su questa contraddizione? E qual è la sua opinione nel merito della questione?”

“ll servizio del trasporto scolastico è obbligatorio per legge - spiega il Sindaco – e il suo costo è coperto dalle famiglie solo per il dieci per cento, nel senso che gli utenti pagano solo un euro ogni dieci di spesa effettiva, mentre gli altri nove sono a carico del bilancio e quindi del resto della popolazione residente. Questo processo è già avvenuto per le mense scolastiche, perché da qualche anno le agevolazioni non sono più concesse ai non residenti, che comunque possono frequentare le scuole di Siena, se vogliono, ma senza addossare ulteriori costi a carico dei contribuenti di Siena. In passato, fin quando c'è stata la possibilità di reperire posti disponibili nei pullman scolastici, abbiamo accolto senza limitazioni le domande dei non residenti. La situazione, però, adesso è cambiata. L'evoluzione della domanda da parte dell'utenza senese ci consente di risparmiare utilizzando mezzi di trasporto più piccoli, provenienti dall'auto parco comunale invece che da aziende esterne. Come facemmo per le mense, abbiamo messo in atto un’informazione preventiva e tempestiva: già dal mese di gennaio sono state avvertite le scuole ed anche le famiglie dei bambini dell'ultimo anno di scuola dell'infanzia e dell'ultimo di scuola primaria che si accingevano ad iscrivere i figli in un nuovo ciclo scolastico”.

“La scelta è quella di evitare che i contribuenti senesi si carichino di ulteriori costi per servizi forniti a non residenti, che comunque possono chiedere alle rispettive Amministrazioni Comunali di convenzionarsi col Comune di Siena, come abbiamo già posto in essere in alcuni casi. I servizi di trasporto scolastico finora forniti a famiglie di non residenti sono quindi da considerare a smaltimento. L'Assessora all’Istruzione è disponibile ad incontrare direttamente tutti i genitori che lo richiedano” conclude il primo cittadino.

Non si è fatta attendere la controreplica di Sena Civitas che ha diffuso alla stampa un comunicato:

Forse la consapevolezza di dover andare all’opposizione, dopo 72 anni di governo ininterrotto del PD,  fa avere al Sindaco le allucinazioni. Non è la prima volta che stravolge completamente quanto da noi scritto. Però si guarda bene dal risponderci sul perché, a parità di servizi, l’appalto della gestione dei teatri è aumentato del 146% nonostante il prolungamento della durata, per poi vantarsi di cose che non ha fatto (come per il vincolo di collezione delle opere MPS), o addirittura, dopo aver copiato idee inserite nel nostro programma da aprile 2017, parla di mancanza di proposte, proprio rivolgendosi verso Sena Civitas che ha basato tutta la attività di anni su progetti per risollevare la città e creare occupazione. Se per il Sindaco Valentini, in italiano, quanto segue vuol dire far pagare i servizi ai residenti a Siena, forse sarebbe il caso che si dimettesse e tornasse alle elementari: “Creare un ulteriore afflusso di auto a Siena togliendo un servizio utile va anche contro l’idea di Grande Siena, spesso portata all’attenzione. Tutto potrebbe essere risolvibile con contributi economici dei comuni confinanti, oppure dando la possibilità di intercettare le fermate urbane, oppure altre soluzioni di buonsenso che non creino difficoltà a chi fa scelte spesso motivate da situazioni lavorative e familiari, che vedono gli stessi alunni frequentare a Siena palestre, piscine o fare corsi di varia natura. Siena è capoluogo, non possiamo dimenticarcene quando fa comodo e, soprattutto, non possiamo far finta di non sapere che amministrazioni di sinistra ininterrotte hanno creato quartieri dormitorio ai confini del comune di Siena che hanno fatto trasferire senesi in periferia rendendo necessari servizi in città anche per non residenti.”

Ciò che risulta chiaro, oltre alla palese strumentalizzazione di Valentini, è che le sole voci di vera opposizione al PD, e proposte concrete in ogni ambito, provengono da liste civiche, a ulteriore conferma che i partiti hanno altri interessi a cui pensare.

Sena Civitas (Sportelli Sindaco)

 

 

 

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