MOBILITAZIONE DEL PERSONALE DELLE PROVINCE: I SINDACATI SCRIVONO AL PREFETTO

News inserita il 24-05-2017 - Attualità Siena

Il Presidente Nepi: "La situazione di incertezza creata da una riforma incompiuta ormai perdura da troppi anni"

Si è svolta ieri a Siena, martedì 23 Maggio, la giornata di agitazione nazionale del Personale delle Province e Città Metropolitane. Oltre che da molti dipendenti della provincia la protesta è stata appoggiata dall’ex Presidente provinciale, ora consigliere regionale Simone Bezzini e dal Presidente della Provincia Fabrizio Nepi che ha così iniziato il suo intervento “La situazione di incertezza creata da una riforma incompiuta ormai perdura da troppi anni e sta provocando enormi danni a tutta la nostra comunità e instabilità a tutti i dipendenti”.

Per questo motivo le OO.SS. FP CGIL CISL FP UIL FPL e la RSU della Provincia di Siena in occasione del Presidio dei dipendenti provinciali svoltosi dinanzi alla Prefettura e ricevuti da S.E. il Prefetto hanno trasmesso per suo tramite il seguente documento al Presidente del Consiglio e a tutto il Consiglio dei Ministri.

“La profonda difficoltà finanziaria in cui versano province e città metropolitane, sta determinando una situazione di estrema criticità nell'erogazione dei servizi offerti da questi enti alla quale si aggiungono le condizioni di notevole precarietà che sta vivendo il personale impiegato in tali servizi, penalizzato pesantemente, anche da un punto di vista salariale, dalla scure di tagli succedutisi negli ultimi anni. Tanti sono gli enti che non riescono più a garantire la manutenzione ordinaria di strade e scuole e tanti sono gli enti in ritardo con il pagamento degli stipendi.


Il decreto 50/2017 in termini di finanziamenti non dà le risposte necessarie al funzionamento degli enti nonostante il SOSE abbia certificato in 650 milioni le risorse necessarie a copertura degli squilibri di bilancio. Per queste ragioni abbiamo indetto lo stato d'agitazione di tutto il personale di province e città metropolitane e predisposto le nostre proposte di modifica del D.L. 50/2017, attualmente in discussione per la sua conversione in legge. Se queste non venissero accolte ciò comporterebbe l’inevitabile incancrenirsi delle situazioni di grave difficoltà economiche degli enti, ormai prossimi al dissesto. Una situazione ingiustificabile e vergognosa quella di “indurre” gli Enti al mancato rispetto del Patto di Stabilità e al “crac” finanziario. Senza interventi concreti la Provincia di Siena rischia di avere uno squilibrio di bilancio strutturale dal 2017 in poi di oltre 9 milioni di euro. Uno squilibrio che renderà impossibile l'effettivo esercizio delle funzioni.

Questa mobilitazione nazionale e locale ha lo scopo di sensibilizzare i cittadini, tutte le Istituzioni, i partiti politici, i parlamentari, i consiglieri regionali, affinché, in sede di discussione ed approvazione del provvedimento, si tenga conto delle difficoltà e delle emergenze che da tempo vengono sottolineate.
Il Governo prenda atto e risolva la drammatica situazione delle province italiane ed intervenga a ricercare le risorse necessarie a partire dalla lotta all'evasione fiscale affinché questi Enti possano concretamente svolgere le proprie funzioni, così fondamentali per il territorio e per la sicurezza dei cittadini e degli studenti. Chiediamo al Governo di impegnarsi a procedere ad una totale revisione della Legge Del Rio. Non ultima la necessità di rimuovere il blocco alle assunzioni.

L'atteggiamento dell'Esecutivo è a nostro avviso lesivo non solo del risultato del referendum del 4 dicembre, ma anche della dignità dei lavoratori, doppiamente beffati sia per le evidenti difficoltà economiche alle quali vanno incontro, ma anche per lo svilimento del loro lavoro, non tenendo conto delle loro professionalità a fronte delle responsabilità di fatto accresciute e praticate.
Ne uscirebbe “umiliata” e “offesa” anche la comunità di cittadini di riferimento “visto che il permanere di tale situazione comporterà la mancata erogazione dei servizi, già precari di per sé, rimasti in capo alla Provincia”, a partire dalla sicurezza della manutenzione delle strade e delle scuole.
La nostra vertenza e mobilitazione parte da lontano ed in assenza di risposte la continueremo con iniziative sempre più incisive.”

 

 

 

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