MARIO NERI, CORDIALE ED ELEGANTE, TRA I PRIMI A VESTIRE LA MAGLIA DEL COSTONE

News inserita il 03-02-2017 - Attualità Siena

Cordoglio a Siena per la scomparsa del noto ristoratore.

Quella Siena che in molti sostengono non esserci più, ma a nostro avviso hanno torto, ha perso uno dei personaggi più caratteristici e significativi: Mario Neri, chef per diletto e professione, ma non solo, che ha ricoperto nel passato anche la carica di presidente dell’Associazioni Cuochi Senesi che aveva fondato nel 1981 e che attualmente lo vedeva nella carica di presidente onorario. Mario, 85 anni, era molto conosciuto in Città per le sue molteplici attività, non ultima quella di albergatore e ristoratore. I genitori erano proprietari di un antico negozio in Siena, il cappellaio in Banchi di Sopra, mentre lui, assieme alla moglie Vilma Mascagni, inseparabile compagna di una vita, aveva avviato in tempi addietro molti esercizi, tra cui l’albergo-ristorante Sella in vetta all’Amiata, il ristorante l’Angolo di fronte a Piazza del Sale, il campeggio a Scacciapensieri. Ondaiolo da lunghe generazioni, da ragazzo aveva frequentato assiduamente anche il Ricreatorio del Costone, ambiente da cui non si era mai staccato e a cui era legato da un profondo attaccamento; nel maggio del 2015 ha ricevuto l'attestato di Costoniano Benemerito dalle mani dell'attuale direttore don Emanuele Salvatori. Aveva fatto parte da ragazzo dei Giovani Esploratori fondati da mons. Orlandi proprio al Costone; fu presente con grande spirito partecipativo alla cerimonia commemorativa degli Scout senesi tenutasi nel Ricreatorio Pio II nel maggio del 2007. E’ stato tra i primi a vestire la maglia del Costone, negli anni ’40, nell’immediato dopoguerra. I figli Luca, Marco, Giacomo e Giovanni lo hanno assistito fino all’ultimo con estremo amore. Nella gremita chiesa dell'Alberino, parenti, amici, i cuochi e tantissimi conoscenti, gli hanno reso omaggio, sabato pomeriggio, in un ultimo commosso saluto. Ci mancheranno i suoi sorrisi che dispensava con grande simpatia ed eleganza e le sue battute, la sua cordialità, l’estrosità di chi ha saputo interpretare la vita come gioiosa esperienza terrena. Ciao Mario, grande chef e grande persona di altri tempi, ma così concreto e reale, doti oggigiorno sempre più rare.

R.R.

 

 

 

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