L'AVVERSARIO DI TURNO: UNICUSANO VIRTUS ROMA

News inserita il 27-12-2016 - Mens sana Basket

La Mens Sana concluderà il 2016 nella Capitale.

Torna in campo la Mens Sana dopo la pausa imposta per la disputa degli europei under 18 (complimenti a Lorenzo Bucarelli e compagni per la conquista del bronzo e per la qualificazione ai mondiali under 19 del prossimo luglio), che nell’atto conclusivo del 2016,giovedì 29, scenderà sul parquet del Pala Tiziano per sfidare la Unicusano Virtus Roma, per una grande classica del panorama nazionale che, per alcuni giorni, tra la fine di luglio ed i primi di agosto, ha rischiato di scomparire. Le estati della società capitolina, si sa, non sono mai tranquille, ed anche in quella scorsa la Virtus non si è fatta mancare nulla. Dopo la auto retrocessione del 2015, è arrivata la momentanea esclusione decretata dalla corte d’appello federale a causa del ritardo di 24 ore nel pagamento della prima rata di iscrizione.

Solo ai primi di agosto, il collegio di garanzia dello sport ha consentito al sodalizio del presidente Toti di schierarsi ai nastri di partenza della nuova stagione. Raggiunta con molta fatica la salvezza, sconfiggendo Omegna ai play out, la Virtus ha allestito un roster composto da diversi giovani di belle speranze e completato da due americani, sconosciuti ai più, che in questa prima metà di campionato si sono rivelati delle piacevoli sorprese, ed affidato alle sapienti mani di coach Fabio Corbani, veterano delle panchine italiane, sia in campo maschile che in quello femminile, avvezzo a lavorare con i giovani, e voglioso di riscatto dopo l’esonero subito in quel di Cantù, prima “vittima” della gestione Gerasimenko.

Attualmente Roma si trova a centro classifica con 12 punti, ma con due gare in meno, rinviate a causa della convocazione di Baldasso agli europei di categoria, ed in casa ha un record di 4 vinte e 2 perse (sconfitta nei derby contro Latina ed Eurobasket), e prima della forzata pausa veniva da due vittorie consecutive. L’attacco virtussino, uno dei più prolifici del girone con 84 punti segnati ed un massimo di 108 realizzati in 40 minuti a Treviglio, ruota principalmente su 3 uomini: gli americani Anthony Raffa e John Brown ed il tiratore Massimo Chessa. Raffa è un play con tanti punti nelle mani ma in grado di costruire anche per i compagni. Uscito da Coastal Carolina, il regista con passaporto italiano è transitato per campionati secondari (Francia B, Iran, Qatar) prima di approdare nella Capitale, dove ha finora ben impressionato con 15 punti e 3 assist. Brown è invece un rookie proveniente da High Point. Lungo mancino dinamico e d atletico, Brown è in testa alle varie classifiche individuali: primo nei rimbalzi offensivi (5.2), nei recuperi (2.0) e nella valutazione (27.2), secondo nei falli subiti (5.2), terzo nei punti segnati (19.8). Chessa,infine, è chiamato a disputare una stagione da assoluto  protagonista grazie alle sue spiccate doti balistiche (14 punti di media e solo una volta sotto la doppia cifra). Completano il quintetto Daniele Sandri, giocatore solido ed esperto, che sta producendo cifre migliori rispetto alla precedente ed opaca esperienza virtussina, ed il 4 scuola Virtus Bologna Aristide Landi, proveniente da Trieste. Fortemente voluto da Corbani che lo ha allenato nella nazionale under 20, Landi sta palesando vistosi miglioramenti sia in fase offensiva, risultando un importante terminale, che in quella difensiva. Dalla panchina, incaricato a fare da chioccia ai tanti giovani il veterano Giuliano Maresca, capitano e punto di riferimento della squadra, unico confermato dalla scorsa stagione assieme a Gabriele Benetti, ala forte dalle spiccate doti atletiche, chiamato a confermare la fiducia del club che lo ha blindato fino al 2018. Interessanti sono anche il lungo scuola Treviso Jacopo Vedovato, reduce da una stagione costellata da mille infortuni a Chieti, e il play classe 1998 Tommaso Baldasso, arrivato in prestito triennale da Moncalieri, regista dalla grande personalità nonostante la giovane età e protagonista ai recenti europei under 18 con un high score di 9 punti nella finale per il bronzo contro la Germania.

Davide Donnini

 

 

 

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