LA VIRTUS PERDE ANCHE GARA 2 DEI PLAYOUT E SALUTA LA SERIE B

News inserita il 04-05-2017 - Sport Siena

Per capitan Bianchi e compagni è arrivata un'ingiusta retrocessione.

Lo sport, talvolta, riesce a dare dei verdetti crudeli, e la retrocessione della Virtus in C Gold è uno di questi. Non è bastato il cuore alla squadra di coach Braccagni per espugnare il Pala Amico di Castelletto Ticino e per cogliere quella vittoria che avrebbe impattato la serie dei playout portandola così alla decisiva gara 3. La Sovrana Pulizie è uscita sconfitta per 64 – 62 al termine di una partita vietata ai deboli di cuore, e dopo un solo anno, deve dire arrivederci alla serie B. E’ stata, quella di ieri sera in terra piemontese, una prestazione dai due volti per i virtussini, sterili in fase offensiva ed incapaci di arrestare l’attacco di Oleggio nel primo quarto con il -16 con ben 26 punti subiti alla prima sirena che suonava come una condanna anticipata. Da qui in avanti però i rosso blu sono stati bravi a riprendersi dal cazzotto subito, dando il via ad una lenta ma decisa rimonta partita dalla difesa, terminando il primo tempo sotto di 7 (33 – 26) ed andando, nella ripresa, per più di un'occasione a -1, grazie alle magie di Nasello, anche ieri migliore dei suoi con 16 punti ed ai canestri di Nepi e di Imbrò. Ma un indemoniato Spatti (12 punti nel solo terzo quarto) e qualche persa banale di troppo non hanno mai consentito alla Virtus di sopravanzare gli avversari nel punteggio. Nel finale poi sono stati i dettagli a fare la differenza, con la Virtus che ancora una volta ha fallito troppi tiri liberi (ben 6 nel quarto conclusivo con un sanguinoso 0/2 di Lenardon a 2 minuti dalla fine), mentre l’ultimo tentativo di Imbrò per agguantare il supplementare, sul quale l’entourage virtussino ha pesantemente protestato con gli arbitri per un presunto fallo non ravvisato, ed il successivo tap – in di Mirone sono usciti, e la festa è stata solo per la Mamy, squadra apparsa tutt’altro che irresistibile, ma che ha avuto l’unico, fondamentale merito di ribaltare il fattore campo vincendo gara 1 a Siena per 65 – 42, riducendo ai minimi termini l’attacco senese.

Grosso è quindi il rammarico per la conclusione di questa stagione che la Virtus ha disputato con una squadra fatta in casa, mantenendo il nucleo storico che conquistò la doppia promozione lo scorso anno, aggiungendo solo 3 pedine al roster e portando avanti una stagione al di sopra di ogni aspettativa, conquistando 13 vittorie, quota che negli altri gironi avrebbe consentito una salvezza agevole (la Sovrana Pulizie è infatti la migliore dodicesima di tutti e quatto gironi per un eventuale griglia dei ripescaggi) e facendo del Pala Corsoni un fortino dove sono cadute compagini del calibro di Empoli, Cecina, Piombino, Valsesia, tutte costruite con budget elevati per lottare ai vertici della categoria. La Virtus ha però pagato l’insufficiente ruolino in trasferta (2 vinte e 14 perse) e qualche ingenuità di troppo, frutto probabilmente dell’inesperienza a questi livelli come il ko di inizio campionato a Piombino al termine di una partita già vinta e poi incredibilmente regalata agli avversari, ma nel decretare la retrocessione ha influito anche una buona dose di sfortuna soprattutto per ciò che riguarda i mai favorevoli risultati delle concorrenti nella lotta per la salvezza che hanno consentito, per esempio, ad una squadra come Varese di salvarsi direttamente perdendo addirittura 6 delle ultime 7 partite ma mantenendo un minimo +2 nella differenza canestri con i senesi.

Adesso per la Virtus si riaprono le porte dei campionati regionali da disputare probabilmente lanciando i tanti e promettenti giovani di un vivaio che, al di là della categoria affrontata dalla prima squadra, rimane uno dei fiori all’occhiello della società nonché uno dei più validi della Toscana (la squadra under 20 di coach Cecarelli, ad esempio, giocherà lunedì lo spareggio per accedere alle final 4 regionali che verranno ospitate proprio al Pala Perucatti il 15 e 16 maggio prossimi), con la speranza che quello dato ieri sia solo un arrivederci e non un addio alla serie B.

 

 

 

 

Galleria Fotografica

Web tv