INAUGURATO IL 776° ANNO ACCADEMICO ALL'UNIVERSITÀ DI SIENA

News inserita il 29-01-2017 - Attualità Siena

Il Rettore Frati: “Investimenti, potenziamento delle strutture e innovazione per un Ateneo aperto al mondo e al suo territorio”

Si è tenuta ieri mattina, sabato 28 gennaio, all’Università di Siena l’inaugurazione del 776° anno accademico, il primo del rettorato del professor Francesco Frati. Il piano di sviluppo strategico e le relazioni dell’Ateneo sono state al centro della prolusione del Rettore, che, in segno di solidarietà con le popolazioni duramente colpite dal terremoto, ha voluto aprire la cerimonia all’intervento del rettore dell’Università di Camerino, professor Flavio Corradini.
Frati ha focalizzato l’attenzione sul tema degli investimenti, che sostanzieranno l’azione dell’Ateneo su quattro importanti fronti: sostegno alla ricerca di base, servizi agli studenti, internazionalizzazione, e manutenzione e valorizzazione del patrimonio immobiliare e strumentale. Come ha ribadito il Rettore, a stabilire le linee del percorso di sviluppo sarà la programmazione strategica, da poco varata, grazie a un documento condiviso con Senato e Consiglio di Amministrazione, “frutto di una profonda riflessione sugli obiettivi e sulle opportunità, che implementa le tre missioni delle Università - didattica, ricerca e sostegno allo sviluppo del territorio- secondo tre priorità strategiche: internazionalizzazione, servizi agli studenti e innovazione”.
A partire dalla solidità economico-finanziaria e organizzativa, ristabilita nel precedente mandato rettorale di Angelo Riccaboni, che ha permesso negli ultimi anni in Ateneo un’importante manovra sull’organico, Frati si è soffermato sulle azioni di potenziamento dell’attrattività degli studenti, che dovrà essere attuata sia con l’arricchimento dell’offerta formativa in inglese (verrà attivato il nuovo corso di Laurea Magistrale in Odontoiatria e Protesi Dentaria) sia con l’impegno verso forme di scambio, in primis l’Erasmus (l’Università di Siena è tra gli Atenei più attrattivi, in rapporto alle dimensioni) e il potenziamento delle strutture di sostegno alla didattica, aule, biblioteche e laboratori.
Asse portante per i prossimi anni sarà la ricerca, interconnessa all’innovazione, anche organizzativa: “Stiamo lavorando per investire risorse a sostegno degli Assegni di Ricerca, quindi rivolti ai giovani, sfruttando anche contributi regionali. Intendiamo sostenere i nostri ricercatori sul fronte della ricerca europea attraverso l’irrobustimento della struttura amministrativa, che si è appena arricchita di un Dirigente, e per la quale abbiamo in programma la costituzione di quel Grant Office con il quale cercheremo di allinearci alle Università europee più efficaci nel reperimento di risorse comunitarie”.
Imprescindibilità dello sviluppo della dimensione internazionale, ruolo sempre più attivo nel panorama italiano (come ampiamente dimostrato dai numeri della valutazione nazionale e dalla prestigiosa reputazione), valorizzazione delle relazioni regionali e nel territorio, l’area vasta della Toscana meridionale, dove l’Università di Siena “è una chiave per lo sviluppo culturale, sociale ed economico”, sono punti di forza per il futuro dell’Ateneo senese.
I recenti accordi con l’Assessorato Regionale alla salute e l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Senese e quello con la Azienda Sanitaria Toscana Sud-est, ha evidenziato Frati, “consentiranno di procedere verso l’irrobustimento qualitativo e quantitativo del corpo docente, di sostenere importanti progettualità di ricerca innovative che riconoscono la centralità del territorio senese nell’ambito delle scienze della vita e di ammodernare gli spazi didattici per gli studenti dell’area medico-sanitaria”.
Guardando all’orizzonte ampio dell’Università e della ricerca, Frati ha voluto riaffermare l’impegno dell’Università di Siena “a partecipare, insieme alle altre, a un progetto di rilancio del Paese che passi dalla formazione, dalla conoscenza e da un rafforzato legame tra studio e occupazione. Io credo – ha detto il Rettore - che il sistema universitario nazionale sia pronto ad accettare questa sfida ma ha bisogno del sostegno del governo, che poi significa indirettamente il sostegno della popolazione; ha bisogno della fiducia dei cittadini; ha bisogno di quegli investimenti che ci possano permettere di liberarci del pesante fardello di essere uno dei paesi europei con il minor numero di laureati”.
Nel suo discorso Frati non ha mancato di sottolineare il legame che esiste tra “Siena e la sua Università. È un legame al quale noi teniamo molto e a cui intendiamo contribuire mettendo a disposizione della città e dei cittadini le nostre iniziative, così come facciamo ad Arezzo e più in generale nel territorio della Toscana meridionale”. “Poche (o forse nessuna) sono le città italiane delle dimensioni di Siena e le università italiane delle dimensioni dell’Università di Siena – ha sottolineato il Rettore - che sono conosciute al mondo al pari della nostra città e della nostra Università. È un patrimonio, un’eredità che abbiamo ricevuto in dote da chi ci ha preceduto e che dobbiamo difendere e rafforzare con il nostro impegno”.
Dopo la relazione del Rettore, la cerimonia, ha visto l’intervento del Rettore dell'Università di Camerino, Corradini, ospite dell’inaugurazione per la campagna di solidarietà verso l’ateneo marchigiano, #ilfuturononcrolla, e quelli del rappresentante degli studenti, Alessio Pietropaolo, e del rappresentante del personale tecnico amministrativo, dottoressa Maria Adelaide Tarquini. Il professor Stefano Maci ha tenuto la prolusione, sul tema "Le frontiere della tecnologia dell'informazione e della comunicazione".
La cerimonia, molto partecipata e ravvivata dalla tradizionale presenza dei goliardi, quest’anno intervenuti numerosi, si è conclusa con il saluto del Rettore ai tecnici, agli amministrativi e ai docenti che sono andati in pensione nel 2016, a ciascuno dei quali Frati ha consegnato la medaglia con l’antico sigillo dell’Università di Siena.

 

 

 

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