IMPORTAZIONI OLIO DALLA TUNISIA. GAGNARLI: "UN COLPO BASSO PER L'ITALIA"

News inserita il 29-01-2016 - Attualità Siena

Una decisione arrivata dopo la crisi causata dalla mosca olearia.

 

Non bastavano mosca olearia e batterio Xylella, ora ci si mette pure la politica, dal Pd al Ppe, a far danno all’olivicoltura di casa nostra”. Così Chiara Gagnarli, commenta l’esito della votazione in Commissione Commercio Internazionale del Parlamento europeo che ha appena approvato l’importazione senza dazi nell’Unione di una quota annua di 35.000 tonnellate di olio d’oliva dalla Tunisia. Quota che si somma alle 56.700 tonnellate annue già previste dall’accordo di associazione Ue – Tunisia.
Si tratta di una misura in vigore per due anni che danneggerà fortemente la nostra produzione. L’aumento delle importazioni dalla Tunisia avrà un impatto pesantissimo sulla nostra olivicoltura. Sconcerta quindi che gli europarlamentari italiani, con la sola eccezione del M5S, non abbiano difeso il nostro oro verde.
Questa decisione, arriva dopo la crisi causata dalla mosca olearia: “I nostri produttori si stavano appena affacciando ad una stagione di svolta dopo la crisi del 2014, erano pronti a scommettere nuovamente su innovazione tecnologica e valorizzazione della biodiversità ed ora gli arriva la tegola dell’importazione senza dazi di ingenti quantità di olio dalla Tunisia”.
Un colpo “basso” per la Toscana dove sono interessate circa 77mila aziende agricole, per un totale di oltre 93mila ettari di oliveti. Un patrimonio che sarà sottoposto ad una concorrenza spietata a causa dell’ennesima assurdità di cui gli olivicoltori italiani, già provati dalle crisi di mercato e dalle emergenze fitosanitarie, ne pagheranno le eventuali conseguenze negative; mentre, ricordiamo, il Piano Olivicolo Nazionale giace ancora nei cassetti del governo invece di spingere la filiera olivicola Made in Italy verso una crescita strutturale e la valorizzazione di un prodotto simbolo per la nostra regione.

 

 

 

Galleria Fotografica

Web tv