GIOVANNI ATZENI TRIONFA NELLA NOTTE DI LEGNANO

News inserita il 29-05-2017 - Palio

Tittia ha portato ial successo Leganrello. La finale si è disputata alle 21.15.

Era già calato il buio ed i riflettori dello stadio Mari si erano accesi da tempo quando Giovanni Atzeni ha concluso a frusta alzata la finale del Palio di Legnano, partita alle ore 21.15 e preceduta da una mossa estenuante che ha tenuto cavalli e fantini al canape per quasi un’ora. Le emozioni per la verità non sono mancate nemmeno nelle batterie.

Prima batteria. Erano le 18.30 quando Sant’Ambrogio (Dino Pes), Sant’Ertasmo (Giuseppe Zedde), San Martino (Andrea Mari) e San Magno (Jonatan Bartoletti), si sono presentate agli ordini di Massimiliano Narduzzi e fin dalle prime battute si aveva la sensazione che quella per il mossiere laziale non sarebbe stata una domenica semplice.

Ci sono infatti voluti tre abbassamenti del canape e tanti richiami ai fantini prima della partenza valida che ha visto scattare in testa Sant’Erasmo seguito da Sant’Ambrogio. Al secondo giro, mentre Gingillo controllava la situazione, San Martino ha portato il sorpasso a Sant’Ambrogio, guadagnando la seconda posizione e difendendola fino all’arrivo dagli attacchi di San Magno che è quindi rimasto fuori dalla finale assieme a Sant’Ambrogio.

Seconda batteria. Poco meno di dieci minuti sono invece serviti per la partenza della seconda batteria. Leganrello (Giovanni Atzeni) prendeva subito la testa nei confronti di San Domenico (Antonio Siri). Le due contrade conducevano in tranquillità la corsa, appaiandosi nel corso del terzo giro e rendendo così impossibile ogni attacco della Flora (Carlo Sanna). Staccato dai primi e mai in corsa San Bernardino (Sebastiano Murtas).

Finale. Alle ore 20.15 le contrade sono entrate al canape per la finale nel seguente ordine: Sant’Erasmo, San Domenico, San Martino e Legnarello. Le operazioni di partenza, come detto, sono state interminabili, con ben dieci mosse invalidate ed il nervosismo che con il passare dei minuti cresceva tra i fantini. Un break per un controllo al cavallo di Sant’Erasmo ha allungato ulteriormente i tempi, mentre l’oscurità che calava su Legnano costringeva l’accensione dei riflettori. Dopo un’ora di attesa, finalmente il via. La finale non ha mai avuto storia con Tittia che è stato abile a prendere la testa ed a mantenerla per tutti e cinque i giri, mettendo in fila gli avversari che nelle retrovie si davano battaglia. Secondo è giunto San Martino, poi San Domenico e quindi Sant’Erasmo. Legnarello si è aggiudicato così la vittoria numero 11 della sua storia, riportando il “Crocione” nell’oratorio del SS. Redentore dopo soli 2 anni dall’ultimo successo, anche quello siglato da Tittia. Da segnalare che, così come accaduto nel 2015, la contrada del “sole” è ha fatto l’en plein, avendo conquistato sia il Palio che la Provaccia “Memorial Favari” del venerdì, grazie al cavallo scosso, dal quale era caduto Alessandro Cersosimo.

Davide Donnini

 

 

 

 

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