DONNE SENESI NEI SECOLI: PIA DE' TOLOMEI

News inserita il 02-09-2015 - Ok Siena

Vittima o artefice di un triangolo amoroso?

Continuando il nostro percorso a ritroso tra le vie poco illuminate di Siena medievale troviamo un’altra donna che ha lasciato un segno indelebile nel dna delle senesi: Pia de’ Tolomei.

La Pia de’ Tolomei, nobildonna senese vissuta nel XIII, è famosa ancor oggi per la sua triste vicenda. Sembra che Pia fosse stata la prima moglie di Nello d’Inghiramo dei Pannocchieschi, detto della Pietra, signore di un’importante famiglia della Maremma, che fu anche podestà di Volterra e di Lucca. La sua storia è ancora avvolta nel mistero: non si sa se per tradimento, per inganno di un amico fidato di Nello, perché Nello si era innamorato di un’altra donna (la sua seconda moglie, Margherita Aldobrandeschi), Pia venne segregata nel Castello della Pietra in Maremma. Sembra che sia stata uccisa dal marito, ma alcune leggende narrano che, forse, fu lei stessa ad uccidersi, buttandosi giù dalla finestra della camera nuziale del castello (ancor oggi quel precipizio viene chiamato il "salto della Contessa"). Dante cantò di lei nel V canto del Purgatorio, includendola tra i "morti per forza" e celeberrimi sono i suoi versi: "Ricorditi di me, che son la Pia; – Siena mi fé, disfecemi Maremma: – salsi colui che inanellata pria – disposando, m’avea con la sua gemma".

Quello che appare nella terzina dantesca, è una Pia dolente, come la descrive la voce un po’ roca, un po’ ribelle Gianna Nannini, in "Dolente Pia"; è una Pia che, "innocente, muore prigioniera, col capo chino, la fronte al seno, ma la cui anima torna alla luce, sempre ed inesorabile.

Chiara Lenzini

 

 

 

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