DILETTANTI PER CASO: VENDITORI DI FUMO IN VALDELSA

News inserita il 29-04-2016 - Sport Siena - Rubrica Dilettanti per caso

Comportameneti scorretti nel calcio valdelsano, la denuncia dei dirigenti dello Staggia.

Amici sportivi, bentornati ad un nuovo appuntamento con "Dilettanti per caso", la rubrica di OkSiena (eccezionalmente in pubblicazione venerdì) che si occupa dei fatti del piccolo sport provinciale anche mentre tutti gli altri si preparano a vivere il  grande fine settimana nazionale ed internazionale. Partiamo.

UNA PREMESSA Nello sport esistono chiare disposizioni normative, varate dalle Federazioni Sportive e dalle Leghe di Club, che regolano e disciplinano i contatti tra squadre e tesserati, le trattative in sede di mercato, più in generale il comportamento che le società (dilettantistiche e professionistiche senza alcuna eccezione) possono tenere in caso di interesse verso un atleta militante in un’altra squadra. Norme e tutele che ovviamente diventano sempre più specifiche e maggiori man mano che l’età dei protagonisti tutelati diminuisce. La difesa dei diritti dell’atleta minorenne e della società che si incarica di formarlo è di vitale importanza per far crescere, anche culturalmente, sia il bambino che il sistema sportivo nazionale.

IL FATTO DELLA SETTIMANA Ha stupito quindi l’arrivo in redazione, qualche giorno fa, di un comunicato stampa proveniente dallo Staggia Calcio (Prima Categoria toscana, società della piccola frazione di Staggia Senese nel comune di Poggibonsi), nel quale si denunciavano alcune irregolarità commesse da alcune società ancora ignote della Valdelsa nei confronti dei propri tesserati. Nello specifico, le accuse erano quelle di:

1- Avere, nel corso della stagione, contattato le famiglie di alcuni bambini per chiedere il nulla osta diretto per poter partecipare a tornei e a selezioni con le proprie squadre (comportamento vietato da norme della Federazione Italiana Giuoco Calcio per le attività di Base nelle categorie Piccoli Amici, Pulcini e d Esordienti, fino al compimento dei 12 anni di età).

2- Aver strutturato pubblicità ingannevoli, paventando collaborazioni e accordi inesistenti con prestigiose società di Serie A, e organizzando di conseguenza scuole calcio e provini –vietati anch’essi dalle norme federali- con l’obiettivo di stimolare un’eventuale richiesta di allontanamento dallo Staggia da parte dei minori e delle loro famiglie.

Il comunicato stampa, nella sua chiosa finale, minacciava infine ripercussioni (come la segnalazione alla Procura Federale) nel caso in cui le società coinvolte avessero continuato nei loro comportamenti scorretti.

IL COMMENTO Lo sport dilettantistico, specialmente quello calcistico locale, è più difficile da controllare. La realtà cittadina quasi sconosciuta della piccola frazione, del comune, possono invogliare società a provarle tutte per accaparrarsi i migliori talentini in circolazione. Ma se si vogliono davvero tutelare i diritti del bambino bisogna anche saper fare il necessario, come segnalare alla stampa e alle autorità competenti comportamenti inopportuni e scorretti di altri soggetti. Noi, nel nostro piccolo, abbiamo divulgato la notizia e continueremo a monitorare la situazione. L’appuntamento con “Dilettanti per caso” torna invece la prossima settimana.

Andrea Coscetti

 

 

 

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