COSTA MOLTO L'ACQUA IN TOSCANA, A SIENA BOLLETTE TRA LE PIÙ CARE D'ITALIA

News inserita il 06-01-2016 - Attualità Siena

436 euro di spesa: la media italiana ammonta a 267 euro.

Chiare, fresche, dolci, ma soprattutto care le acque toscane, tra le più care d'Italia. Tra le prime dieci province, ben sei sono in Toscana, regione che si assicura al completo il podio con Pisa, Siena e Grosseto. Dati che emergono dal rapporto annuale di Federconsumatori, che ha calcolato l'ammontare della bolletta dell'acqua per il 2015 di una famiglia tipo composta da 3 persone che abbia consumato 150 metri cubi d'acqua per ogni capoluogo di provincia. A Pisa la spesa è di 442 euro, ma a poca distanza, entrambe con 436 euro, la tallonano Siena e Grosseto. Firenze, Prato e Pistoia si fermano “solo” a 402 euro, ottavi nella classifica. E anche le altre toscane restano tutte nella pare alta della classifica, con valori vicini ai 400 euro. A Lucca, la meno cara, secondo la ricerca di Federconsumatori di euro se ne spendono 282. Valore in ogni modo sempre superiore alla media italiana che ammonta a 267 euro. A Milano, tra le più virtuose, si spende meno di un quarto di quanto ci vuole a Pisa, la bolletta qui si ferma a soli 106 euro. Al totale della spesa concorrono 5 diverse componenti: la quota fissa; il costo del servizio acquedottistico; il costo del servizio di fognatura; il costo del servizio di depurazione e l'IVA. I rincari, secondo i dati di Federconsumatori sono stati di oltre il 6%, e tra le note dolenti c'è anche la dispersione della risorsa idrica, dove la Toscana è nuovamente sopra la media, con più del 38%. Per l'associazione dei consumatori si tratta di una situazione al limite della sostenibilità per quei 7 milioni di cittadini che affrontano estreme difficoltà economiche e per lo stesso elevato numero di persone che si colloca poco al di sopra della soglia che definise la povertà assoluta. Da qui la richiesta di un intervento del Governo per “definire i criteri per il nuovo Bonus Idrico” che secondo l'iter di legge dovrebbero essere approvati entro la fine di marzo, con l'avvio di forme di sostegno regolamentate a livello nazionale per i più indigenti.

Fonte: www.toscanatv.it

 

 

 

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