CONFINI TRA CONTRADE: BOTTA E RISPOSTA CHIOCCIOLA-TARTUCA

News inserita il 28-12-2016 - Palio

Le dichiarazioni dei due Priori (Lavocedelpalio).

Vi avevamo dato conto della citazione in giudizio da parte della Contrada della Chiocciola nei confronti della Contrada della Tartuca per questioni relative ai confini tra le due Contrade.

Pochi giorni fa è uscita la risposta di Paolo Bennati, Priore della Tartuca che ha sottolineato che "Trent'anni fa l'allora Priore Vito Messina e il Priore della Chiocciola Giorgio Menicori parteciparono personalmente alle operazioni di apposizione delle "mattonelle" a conferma di una situazione territoriale riconosciuta e condivisa (....).

Avrei poi attentamente valutato se una questione di puro interesse storico, attraente solo per per pochi eletti studiosi, sia effettivamente attuale (....).

Mi sarei posto la domanda se ha senso creare un motivo di conflittualità per seguire le indicazioni di studiosi e nel farmi la domanda mi sarei dato una risposta.

Mi sarei poi interrogato sull'opportunità di fare tanto clamore, in un momento in cui così spesso da più parti si ritiene utile spegnere i riflettori sulle Contrade e sulla Festa (....)".

Bennati ha poi concluso: "Ridefinire i confini appellandosi a giudici che non fanno parte della tradizione e delle regole non scritte della nostra Festa, significa non tutelarla ma seguire una deriva che va contro la sua stessa essenza".

Alla viglia di Natale, sulle pagine del Corriere di Siena e della Nazione di Siena, è arrivata la replica di Mauro Sani, Priore della Chiocciola. Questo il riassunto dell'intervento: "Il Priore della Tartuca avrebbe dovuto far valere le proprie ragioni seguendo la strada indicata in sede di Magistrato per la risoluzione delle controversie territoriali tra Contrade.

Ma la Contrada della Tartuca, dopo non aver per anni risposto alle nostre lettere, non solo ha rifiutato la procedura di arbitrato ma ha dichiarato la propria indisponibilità anche solo a sedersi insieme ad un tavolo (....).

Una tale presa di posizione ha posto la Contrada della Chiocciola di fronte a questa alternativa: abbassare la testa nonostante le nostre buone ragioni oppure intraprendere l'unica strada rimasta aperta, cioè adire l'autorità giudiziaria ordinaria (...).

Il vero pericolo per la nostra Festa deriva dall'aver la Contrada della Tartuca impedito di seguire le norme di "autoregolamentazione" che permettevano di restare all'interno delle procedure fissate dal Magistrato delle Contrade"- così ha concluso il Priore della Chiocciola.

Fonte: www.lavocedelpalio.it

 

 

 

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