BLOCK NOTES: SOLDI E COMPENSI DEL MONTE DEI PASCHI, CAMBIA IL VENTO

News inserita il 20-12-2017 - Attualità Siena - Rubrica Block Notes

Avere bene in testa il percorso da seguire

Lo so, il “nuovo” Monte comincia a muovere ora i primi passi e la strada per tornare alla redditività del tempo felice che fu e agli utili su cifre importanti sarà lunga e perigliosa, come ha detto fuori dai denti Marco Morelli all'Assemblea dei soci. Un Morelli conscio del compito che lo aspetta e non assolutamente in vena di proclami fuori posto. Eppure io sono orgoglioso di questo Monte, che preso per mano dal Governo, si impone sul panorama finanziario italiano e direi europeo per una linea di rigore che rende merito a Siena e alla sua Banca.
Intanto la novità di una donna al vertice: Stefania Bariatti è la nuova Presidente del Monte dei Paschi. E non è una cosa da poco. E' la prima donna che nella storia della Banca più antica del mondo ne assume la guida. Chiara la sua impostazione: “Sono un avvocato, una professionista, non ho niente a che fare con la politica e da partiti e politica starò sempre lontana”. Brava. Se poi andiamo a vedere a quanto ammonta il suo compenso ecco il perchè del Monte esempio da seguire nel vecchio Continente. Il suo compenso sarà di 90.000 eurini al lordo delle tasse. Se non erro - cito a memoria e potrei sbagliarmi, magari per difetto - il suo predecessore, un altro Avvocato, Giuseppe Mussari si era fissato un emolumento di oltre un milione e mezzo di euro. Sul Conto della Bariatti pende già una interrogazione del solerte Codacons che ci vuol veder chiaro sul ruolo tenuto dall'avvocatessa in cause che vedevano imputata la Banca. Ne vedremo delle belle o delle brutte, fate Voi.
Lo stesso discorso vale per Marco Morelli che come noto si è tagliato il compenso annuo da 1milione e quattrocentomila euro a solo 400.000 euri e spiccioli. Un altro segnale di correttezza verso la clientela della Banca, verso la città e verso chi lo ha chiamato – leggi lo Stato Italiano – a guidare la Banca.
Io mi fido poi di Padoan e se il Ministro di Economia e Finanza si dice sicuro che alla fine dei salmi – leggi la chiusura del patto matrimoniale fra Governo e Banca – lo Stato si accorgerà di aver fatto un affare ad appoggiare il “nostro” Monte dei Paschi, non ho in mano i numeri e le pezze di appoggio per credere all'esatto contrario..
Io credo a Padoan, così, come più volte asserito, mi fido di Morelli. Ma non fino al punto, da vecchio sindacalista della Uib Uil del Monte - anni 1976-77 - di accettare che nell'ultimo CdA della gestione Falciai si siano nominati 49 dirigenti scelti fra coloro che - Morelli dixit - si sono fatti un mazzo tanto lavorando giorno e notte per la Banca, così come credo che premiare a pioggia un migliaio di impiegati sia un'operazione priva di un significato reale.
Questa volta mi schiero con i Sindacati aziendali, tutti per l'occasione uniti, che nelle promozioni e negli incentivi ravvedono una manovra per lo meno paternalistica che non ha un gran senso quando tanti dipendenti in “solidarietà” per permettere i necessari prepensionamenti, rinunciano ad una parte dei loro stipendi, in un periodo di vacche magre che non ha visto premiare mai la loro fede e la loro abnegazione. Magari avessero i Sindacati messo all'indice premi e promozioni clientelari, delle quali la Banca faceva qualche anno fa un uso smodato. Ma forse anche loro hanno capito che il vento sta cambiando. Mi dispiace allora che non l'abbia capito compiutamente Morelli che, tra l'altro, non può giustificare la spesa per premi e promozioni con il taglio dello stipendio da lui accettato.
Alla fine dei salmi mi pare che ci sia, comunque, del buono nel nuovo corso del Monte. Non lo so se come nella prima guerra mondiale un giorno si farà un passo in avanti per farne poi tre indietro il giorno dopo - sempre Morelli dixit - ma se uno ha bene in testa il percorso da seguire può darsi che la “ferrata” si riveli meno ostica del previsto. Lo voglio, come sempre, sperare!

Roberto Morrocchi

 

 

 

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