BLOCK NOTES: L'INEFFABILE CLARICH E IL MONTE DEI PASCHI...MAI PIÙ DI SIENA

News inserita il 24-11-2016 - Attualità Siena - Rubrica Block Notes

La Fondazione conta meno del due di fiori quando briscola è quadri.

La complessa operazione che dovrà condurre il Monte dei Paschi in un porto più tranquillo, attraverso l'aumento di capitale di 5 miliardi e l'apertura del cantiere che dovrà mettere sul mercato 9 miliardi di crediti a sofferenza, di fatto eliminando il bubbone che rischia di affondare la Banca, si sta giocando tutta in queste settimane...La BCE ha dato il suo indispensabile benestare all'operazione di aumento del capitale e pare davvero che ci siano investitori esteri, ma anche Italiani, in grado di risolvere quello che fra accuse strumentali, fra corvi e prese di posizione assurde, ma anche fra riflessioni preoccupate di chi a questa Banca continua a restare vicino, sembra a volte un rebus irrisolvibile.

Mi pare che nessuno, nemmeno gli analisti finanziari più attenti, siano in grado di leggere la sfera di cristallo che hanno davanti, indicando soluzioni credibili, e allora perchè non ritenere credibile la manovra proposta da Morelli? Io, sarò anche un povero illuso, ma continuo a credere in una soluzione positiva della vicenda, anche se non mi nascondo certo che la realtà ci sta dicendo che il Monte dei Paschi non sarà mai più...di Siena.

In questa annosa e per certi aspetti drammatica vicenda avremmo fatto volentieri a meno delle ultimissime uscite dell'ineffabile Clarich e dei suoi valorosi Consiglieri.

Ho trovato risibile il tentativo di raccogliere qualche coccio fatto dalla Fondazione in gran segreto qualche settimana fa e cioè di vendere le sue azioni per trarre un qualche guadagno dal rialzo effimero delle azioni Monte. Non c'è mai stato una linea di condotta "lineare" nella politica amministrativa di Clarich. Prima asseconda aumenti di capitale dai quale poteva restare tranquillamente ai margini,  e poi vende e si defila. Intendiamoci dopo aver candidato alla nomina nel CdA della Banca, un suo amico, anzi il suo ex Rettore alla LUISS di Roma, il Prof. Massimo Egidi, un economista, è vero, ma che con Siena – e la Fondazione è soprattutto Senese...o no? - non ha niente a che spartire.

La Fondazione, come è noto, è scesa intanto allo 0,68% nell'azionariato diffuso montepaschino.

Conta meno del due di fiori quando briscola è quadri, ma l'ineffabile Clarich poteva risparmiarci questo ennesimo sgarbo.

Mi fa piacere che il Vice Sindaco Fulvio Mancuso sia intervenuto, carta e penna, per controbattere al Presidente che, non sazio degli errori commessi, si è anche sfogato con la stampa nazionale ed estera indicando nelle Istituzioni Senesi, quella "politica politicante" che mette il piombo nelle ali della sua splendida Fondazione.

Peccato che sia oramai tutto inutile. Clarich non avrebbe mai e poi mai dovuto sostituire la "Maremmana scomoda" e, una volta eletto, avrebbe dovuto essere defenestrato non appena si fosse capito quanto fosse inadeguato e impreparato a guidare una Fondazione che non ha, al momento, alcun senso di esistere. Resta bancaria, perchè così vuole la legge, ma dovrebbe essere sciolta e ricostituita velocemente in una Fondazione Siena. E basta.

Roberto Morrocchi

 

 

 

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