BLOCK NOTES: LA BANCA È ALLE PORTE COI SASSI

News inserita il 15-12-2016 - Attualità Siena - Rubrica Block Notes

Si può stare moderatamente sereni perchè se Mps dovesse fallire, tutto il sistema bancario italiano crollerebbe.

Siamo alle battute finali e tra qualche giorno sapremo se e come il Monte dei Paschi verrà salvato e se addirittura riuscirà a salvarsi da sé attingendo al mercato.

Siamo alle porte con i sassi, lo capite. Si sono mossi anche gli statuari segretari della triplice che per anni sono rimasti stranamente silenti lasciando nelle mani dei sindacati aziendali della Banca la autonomia di muoversi e di lamentarsi, dopo che il crack aveva travolto il “babbo”.

Consorte, ex Unipol, lo dice da tempo chiarissimamente. La crisi si genera con l'acquisto avventato di Antonveneta senza che nessuno abbia verificato la sostenibilità dei crediti della Banca veneta che ha generato, da sola, un monte di sofferenze sicuramente superiore ai 10 miliardi.

Ma questa è oramai storia. Torniamo a noi: Camusso, Furlan e Barbagallo, seduti allo stesso tavolo, chiedono che il Governo agisca in fretta, entro il 30 dicembre per salvare, con un decreto, la Banca più antica del mondo, insieme ad altre Banche italiane che sono alla canna del gas.

Meglio tardi che mai. Lo diciamo per la triplice...ma anche per il nostro Governo che già nel 2009 avrebbe dovuto intervenire mentre tutti i maggiori Paesi Europei mettevano mano con circa 600 miliardi di euro al salvataggio dei loro Istituti Bancari.

Morelli e i suoi, chiusi negli Uffici Milanesi, quelli più vicini ai mercati finanziari, non scandalizziamoci, aspettano ancora, mentre scrivo, l'ok – secondo me obbligatorio, da parte della Consob che dia il via libera affinchè la Banca possa velocissimamente, fino al 23 dicembre, riaprire l'offerta di conversione dei bond junior.

Come sempre scrivo senza rete dichiarandomi convinto che se la Consob darà il placet l'operazione di  aumento del capitale per 4-5 miliardi andrebbe avanti fino al termine della prossima settimana con esiti favorevoli.

E comunque si può stare moderatamente sereni perchè – comunque – il decreto governativo salvabanche è lì, già scritto, e in attesa di aprire il suo paracadute. Se altri non ve lo dicono, ve lo dico io, se il Monte dovessi fallire, tutto il sistema bancario italiano crollerebbe, investendo anche altri sistemi bancari fragili come il nostro. Stop.

Si tratta di aspettare qualche giorno e poi tutti sapremo.

Intanto la Siena che produce, quella del mondo Universitario, quella delle Start up, quella dei piccoli imprenditori, quella della ricerca, quella legata al turismo va avanti.

E' di questi giorni la notizia che sarà messo mano alla costruzione, in tempi relativamente brevi del nuovo Campus dell'International School of Siena, che si inquadra in un movimento che riguarda tante altre città in Europa.

Si tratta di un accordo, tutto privatistico, fra la School of Europe e GSK Vaccines srl.

Prevede la realizzazione di una scuola di eccellenza in una palazzina nella cittadella di via Fiorentina, nell'ex Sclavo, in grado di ospitare 300 studenti, offrendo un percorso di studi completo per i bambini e ragazzi dai 3 ai 18 anni. Insomma dalla scuola dell'infanzia alla maturità.

Il corso didattico dovrebbe garantire una formazione di “ampio respiro”, un respiro che sarà testato, ovviamente, quando la scuola partirà, perchè a scatola chiusa non compro nemmeno un panettone o un panforte.

La struttura è di fatto un elemento di attrazione anche per quei talenti, uomini e donne, che scelgono Siena e la GSK p'er svolgere qui il loro lavoro e la loro vita.

Io mi fermo qui...gli auguri ce li faremo venerdì prossimo, quando sapremo se il Monte va o resta.

Nazionalizzato o no!

Roberto Morrocchi

 

 

 

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