BLOCK NOTES: LA BANCA SI RICARICA, VALENTINI NON SI SCARICA

News inserita il 10-11-2017 - Attualità Siena - Rubrica Block Notes

Entra lo Stato nella Banca e tutti, CdA e Collegio Sindacale vanno a casa. Dimissioni e Assemblea fissata per il 18 dicembre. Scontata la riconferma di Marco Morelli, mentre il Governo soppeserà fino all'ultimo la personalità da mettere alla Presidenza della nostra Banca.
Ora lo Stato, con il contributo di 5 miliardi, pesa per il 70% nella compagine azionaria del Monte e la fa giustamente da padrone. Non capisco come altri, vedi per esempio Massimo Giannini, l'altra sera a “La 7” nel tritacarne nel quale un po' tutti i giornalisti presenti hanno cercato di macellare Matteo Renzi, abbia sostenuto che il Monte è costato alla Comunità oltre 20 miliardi. Balle, ma è anche con queste che si è cercato di colpire il Monte che i suoi mali, intendiamoci, se li era cercati da sé, acquistando nottetempo l'Antonveneta pagandola, senza fare alcun controllo e senza avere fra le mani nemmeno lo straccio di una lettera di garanzia sui crediti, oltre 17 miliardi.
Siamo di fronte ad una Banca che dopo il tracollo si sta lentamente riprendendo, mostrando, soprattutto sul fronte della raccolta e dei conti correnti una soddisfacente continuità.
Ma la chiarezza si impone. Sul passato, sui drammi, su chi ha agito e sperperato e su chi non ha vigilato, oppure se vigilando ha tenuto nelle pieghe della Vigilanza riscontri sui bilanci e sulle mosse avventate di Mussari e soci – e nel mazzo ci metto ovviamente anche Mancini, allora Presidente della Fondazione e “padrone” della Banca scippata in una notte - che hanno rischiato di far chiudere per sempre il Monte dei Paschi di Siena, la Banca più antica del Mondo.

Cambiamo scenario e veniamo alle cose politiche di casa nostra. Accanto a Pier Luigi Piccini e Bruno Valentini è da qualche settimana ufficialmente in campo l'Avvocato De Mossi.
Ha tergiversato qualche giorno ma quando ha capito che poteva diventare il Candidato dei Partiti di Destra che nel frattempo si sono mangiati la Sicilia, in attesa di provare a ripetere il colpo anche alle politiche del 2018, ha abbandonato il listone civico mettendosi al vento del nuovo che avanza, costringendo gli stessi “civici” a profonde considerazioni: sembra proprio che stando così le cose con il PD frastornato dalle esternazioni di Scaramelli che cerca di scaricare insieme ad altri il Valentini, diventato improvvisamente il solo a candidare se medesimo, il centro destra possa dare l'assalto al Palazzo Pubblico, “provando a cambiare la storia della nostra città”, come scrivono Andrea Corsi, Marco Falorni e Massimo Bianchini, pur restando “arcicivici”.
Ne vedremo ancora delle belle, ma un ultima considerazione, a sinistra,la faccio. Valentini negli ultimi dodici mesi ha cambiato deicisamente passo e la città glielo riconosce. Prima di scaricarlo ci penserei su bene a meno di non avere fra le mani il “bomber” che spacca!

Roberto Morrocchi

 

 

 

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