L'ex Rettore dell'Ateneo di Siena è stato nominato Consigliere del Ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli.
Il Monte dei Paschi sembra uscito, fortunatamente, dall'occhio dei media. Qualche articolo ora sul Corriere della Sera ora su Repubblica, ma niente in confronto al tiro al piccione che per oltre un anno ha colpito la Banca provocando, oltre ad una deprecata perdita di immagine, un salasso dolorosissimo di investimenti, depositi e clienti.
La Banca, da quando è entrato in campo il Governo, vale a dire lo Stato Italiano, sembra al riparo da eventi sconvolgenti. Mi sarei aspettato, però, che la ricapitalizzazione precauzionale di Montepaschi avvenisse in tempi rapidi e che il nuovo piano industriale potesse partire senza intoppi, ma se, come afferma il Ministro Padoan e come precisa Margrethe Vestager, il Commissario Europeo alla concorrenza, ci vuole ancora un po' di tempo per definire il tutto, non mi fascio la testa. Indietro non si torna e la ricapitalizzazione di 8,8 miliardi, finanziata per 6,6 dallo Stato, andrà sicuramente in porto. Meglio, mi dico, una soluzione stabile e duratura di un precario rammendo.
Alla fine dei salmi lo Stato rileverà il 70% delle azioni del Monte e partirà da allora, anche se Morelli e soci lavorano già in prospettiva futura, cercando soprattutto di collocare sul mercato le sofferenze miliardarie senza farsi strozzare, la sfida, lunga almeno due anni, che dovrà rilanciare la Banca. Se in questa fase delicata non ci fosse capitata fra capo e collo anche la crisi delle Banche Venete, tanto meglio. Ma questo passa il convento e dobbiamo fare buona faccia a cattivo gioco.
A Siena impazza la corsa. Fra un anno si vota per il Comune e tanti, forse troppi, si riposizionano per non farsi trovare impreparati. Anche il Vicesindaco Mancuso si è mosso. Ha lasciato il PD nel quale ha mosso tutti i suoi passi e si è messo al...vento. Se, come non ho ragione di dubitare, crede ancora nella linea amministrativa del Sindaco Valentini, giusto che resti al suo posto. La sua non è una carica elettiva e deve rispondere a chi lo ha scelto, il Valentini, e non ad un elettorato.
Stefano Scaramelli, invece, ne chiede le dimissioni. La sua è chiaramente una mossa elettorale, ma resta difficile capirne il senso. Chissà se ha chiesto con uguale forza e determinazioni anche le dimissioni di Rossi da Governatore della Toscana? Lui sì che avrebbe dovuto rispondere ai suoi elettori! Per sgombrare il campo da assurde interpretazioni, sarà bene che vi dica che non sono qui a perorare la causa del Mancuso, che, per quanto possa valere, non condivido, ma un minimo di chiarezza ci vorrebbe. Quella chiarezza che non vedo nell'operato di tanti dirigenti o ex dirigenti pidduini senesi che si schierano a favore del ticket Renzi-Martina.
Io li ho conosciuti, al tempo delle primarie fra Bersani, Renzi e Puppato come ferventi “non renziani”. Solo gli stolti, si ama dire, non cambiano mai idea, ma mi fa specie ritrovarli tutti dalla parte dell'ex ragazzo di Reggello. Lo fanno ora, che Renzi non se la passa alla grande e allora, senza offesa, li ribattezzo Comitato di Pubblica Assistenza. E' chiaro, in questo quadro oscuro, che loro pensano a Siena e al Palazzo Comunale e delle primarie si fanno forse solo scudo.
Chiudo facendo gli auguri e le dovute congratulazioni all'ex Rettore del nostro glorioso Ateneo, Angelo Riccaboni. E' stato nominato Consigliere del Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, Valeria Fedeli.
Si occuperà del Programma Europeo per la ricerca e l'innovazione nell'area Mediterranea, con un “focus” particolare su finanziamenti nello sviluppo di soluzioni innovative in materia di agricoltura, industria alimentare ed uso delle risorse idriche.
Direi un giusto riconoscimento per un uomo che ha scritto pagine importanti per il salvataggio dell'Università di Siena.
Riccaboni “esce” dalla corsa al Palazzo nel quale in tanti volevano attirarlo. Lui parlava di anno sabbatico per restarne fuori. Bene che lavori invece ancora su ricerca e innovazione a favore del Paese e, lasciatemi pensare, della nostra Regione e del nostro Territorio.
Roberto Morrocchi
