BLOCK NOTES: FONDAZIONE MPS E MOVIDA PANTANETO

News inserita il 16-06-2016 - Attualità Siena - Rubrica Block Notes

E puntualmente quello che temevamo è successo. Dallo Statuto della Fondazione Monte dei Paschi viene spuntato l'articolo che da sempre  legava la Direzione della Banca alla nostra città e a Piazza Salimbeni. La Banca, di fatto, non è più da tempo un nostro patrimonio, visto lo scempio che della stessa hanno fatto Mussari, Mancini e company, ma ora viene messa fortissimamente in forse la permanenza del centro direzionale nella nostra città. Ci resterà la sede storica, ma diversi uffici nevralgici saranno spostati, magari gradualmente, in altre realtà.
Ma se la Banca non è più nostra, cosa cambia? Cambia che, nella peggiore delle ipotesi, potremmo perdere circa duemila posti di lavoro. E questo sarebbe forse il colpo definitivo alle nostre manie di “grandeur”.
Ecco perchè da un paio di anni a questa parte, quando si parla della crisi, mi soffermo sul lavoro e sulla fantasia al potere. Non è facile, lo so, ma dobbiamo tutti insieme riflettere e cercare nuovi sbocchi operativi per dare un futuro alla nostra città che invecchia paurosamente con tanti giovani, laureati o no, che, a malincuore ma con coraggio, emigrano al Nord della penisola e soprattutto in Europa, ma anche nelle Americhe alla ricerca di un posto al sole.
E pensare che una indagine a livello internazionale individua nella Provincia Senese la più bella realtà territoriale al mondo. Ecco perchè parlo di fantasia al potere....se davvero siamo i fortunati depositari di questa incredibile ricchezza, dobbiamo inventarci qualcosa per “spenderla” costruendoci sopra il futuro dei nostri ragazzi.
Non possiamo più pensare di vivere di rendita, lo sforzo deve essere concentrato tutto sul tema del lavoro. Una città smart, un laboratorio scientifico avveniristico, puntare, senza se e ma, su di un turismo diverso – siamo o no nel posto più bello ? -  che non esito a definire di elite, creando un percorso del bello da Chianciano a Pienza, San Quirico, le Crete, Siena, il Chianti, San Gimignano, senza per questo abbandonare le gite provenienti da tutte le parti del mondo che non portano però grandi benefici.
Clarich sostiene che viene salvata la propensione al territorio senese.....la Fondazione si concentra su questo. Con quali risorse non si sa e comunque questo era il minimo sindacabile raggiungibile!
No, resto della mia idea : cento volte meglio una Fondazione non bancaria gestita da volontari senza inutili orpelli e spese ridotte al lumicino.

Ma questa è stata anche la settimana di Pantaneto e della sua movida.
La maleducazione ha scatenato un dibattito che ha messo sotto la lente di ingrandimento presunti “razzismi” e mancata integrazione nel tessuto sociale senese degli studenti universitari.
Io sto dalla parte dei commercianti di Pantaneto e sfido chiunque a dimostrare che sia meglio una via smorta e buia al confronto con quella viva, brillante e vivace che si accende tutte le sere.
Sono altresì convinto che i Contradaioli non siano razzisti e che anzi riescano ad includere nella loro vita rionale anche tanti studenti. Sono convinto, altresì, che la popolazione studentesca sia costituita in larghissima maggioranza da giovani intelligenti e educati al bene comune.
Tocca anche a loro però avvicinarsi alle nostre tradizioni senza pregiudizi e tocca a noi  aprirsi verso gli altri. E' così difficile?
Tocca poi alle Istituzioni intervenire dove possibile. Aprire qualche servizio igienico in più non mi pare un problema insormontabile, così come pensare a spazi e iniziative culturali e di puro divertimento riservate ai tanti giovani che, se Dio vuole, mantengono viva la nostra città.
Fare paragoni con Bologna o Perugia e tirare in ballo le storture che puri là ci sono, ma accanto a cose e realizzazioni stupende, serve solo a quei Senesi che credono di poter vivacchiare in una isola felice. Il futuro si costruisce creando ponti, aprendoci agli altri, senza paure e senza recriminare su tutto e contro tutti.

Roberto Morrocchi

 

 

 

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