BLOCK NOTES: BICICLETTE E MOTORINI, SIENA È UNA CITTÀ FRA CHIARI E SCURI

News inserita il 30-03-2017 - Attualità Siena - Rubrica Block Notes

Riflessioni e polemiche: l'argomento "due ruote" tiene ancora banco.

Si può tentare di cambiare le abitudini dei senesi cercando di imporre loro l'uso delle biciclette elettriche in una città tutta saliscendi, che non invita in teoria allo spostamento fra un quartiere e l'altro con le due ruote, mulinando le gambe sui pedali. Si può, poi, amministrare, decidendo di togliere dal centro o dalle sue vicinanze buona parte dei posteggi indispensabili per tutti quelli – e sono tantissimi – che si muovono su moto, scooter, vespe e lambrette.

Qualcuno, maliziosamente, potrebbe ribattere che le vicende di cui sopra sono le facce di una stessa medaglia. Ti offro le bici bianche di “SiPedala”, e subito dopo ti costringo a posteggiare a centinaia di metri dal centro moto e motorini.

Lo scrivo ma non ci credo. Il progetto tanto caro a Fulvio Mancuso, quello della pedalata assistita, anche se stenta ad imporsi, nasce da una idea in teoria intelligente. A parte i costi della manutenzione di colonnette e biciclette, che restano avvolti nella nebbia, la cosa piano piano sta prendendo piede.

Sono pronto a scommettere che i velocipedi siano sfruttati soprattutto dai tanti studenti, fuori sede e non, presenti in città. Sono giovani. Hanno gambe e cuore...e risparmiano. Ho visto però pochissime persone oltre la quarantina che fanno uso delle bici bianche, ma è possibile che il piano delle due ruote possa andare comunque a buon fine. Staremo a vedere, ma dietro al progetto una lampadina accesa c'è.

Quando invece vengo a sapere che i motorini non troveranno che pochi stalli dentro le mura, intorno alla Lizza o in Piazza della Posta, mi sorge il dubbio che si facciano le cose a caso e che il provvedimento sia stato preso a luci spente.

Quasi che si vogliano punire tutti quei lavoratori e lavoratrici, giovani e meno giovani, che dalla periferia, San Miniato, Scacciapensieri, Acqua Calda, Petriccio, Valli, la Coroncina, Massetana etc., per non dire delle zone residenziali limitrofe che insistono sui comuni di Monteriggioni, Asciano o Castelnuovo quotidianamente scendono o si arrampicano verso la città murata.

Premesso che io non mi sposto sulle due ruote, ma mi muovo spesso dalle Scotte, qualche volta a piedi, più spesso in bus o in alternativa in auto, pagando un onesto tributo alla Siena Parcheggi, nel provvedimento contro lo scooter vedo un certo pressapochismo amministrativo, impopolare e che, sulla carta, non porta benefici a nessuno.

E non mi si venga a dire che l'assembramento delle due ruote deturpa Piazza Matteotti.

La Piazza con lo stambergone della Camera di Commercio è brutta così com'è. Bruttissima con le tende dei mercatini Natalizi o Pasquali...insomma non ha un suo stile. Motorini, vespe e lambrette, forse, le danno un tono. La rendono un pochino più viva e, se non altro, utile.

Se Valentini, ad un anno dalla tornata elettorale, si vuole fare del male, insista nel provvedimento. Raccoglierà frutti copiosi.

Ma ci sono anche cose che possono andare. I chioschi del cioccolato sul Campo fino a domenica sono generalmente ben visti dai senesi. Senesi tartassati che accolgono con piacere le riduzioni dei bollini per la sosta e quella, seppure appena accennata, della Tari.

Siamo insomma la città fra chiari e scuri. La linea amministrativa sembra a volte non pensata collegialmente da Giunta e da un Consiglio sempre più diviso.

Bruno Valentini  pare l'uomo solo al comando – vedi nomine della Fondazione -  e non so quanto tutto questo lo favorisca da qui alla primavera del 2018.

Roberto Morrocchi

 

 

 

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