A TU PER TU CON L’ERBORISTA FRANCESCA SAGLIMBENI

News inserita il 08-11-2016 - Ok Siena

I segreti dell’erborista e delle sue piante

 Le domande spuntano come germogli quando si ha davanti un’erborista che esercita il suo mestiere con passione.

Sto parlando di Francesca Saglimbeni, che ha appena terminato la sua rubrica su Ok Siena e che è la titolare dell’Erboristeria Armonia in via Chigi 1 a Siena (0577/284108).

Francesca, quando è nata la tua passione per l’erboristeria e tutto ciò che la riguarda? Come ti sei formata in tal senso?

La mia passione per Erbe e Fiori nasce fin da adolescente, quando mia nonna e mia madre mi portavano a passeggio in campagna a raccogliere le erbe selvatiche commestibili. La curiosità verso l’uso curativo delle piante è sbocciata però quando, abbandonati gli iniziali studi, finalmente il mio cammino formativo mi ha indirizzata verso la Laurea in Tecniche Erboristiche nel 2008. Da allora mi aggiorno ogni volta che posso attraverso corsi, convegni e seminari che molte aziende mettono a disposizione per noi Erboristi.

Andresti a fare il tuo mestiere all’estero? Se sì, perché?

Lo ammetto, ho un debole per la Francia. Mi affascina tantissimo dal punto di vista architettonico, paesaggistico e trovo la lingua francese estremamente delicata e armoniosa. Ma più di tutti mi incanta la loro tradizione erboristica cosmetica, il loro studi sugli olii essenziali e sui profumi..tutto quello che si rispecchia nel Sud, nei loro campi sterminati di Lavanda in Provenza. Beh si, credo che un giorno potrei trasferire lì la mia “Armonia”, chi lo sa!

Il cliente entra in erboristeria. Per esprimere il disturbo che lo affligge, occorre che lo verbalizzi. Trovi delle informazioni utili anche nella postura o nelle parole che caratterizzano il cliente che chiede un rimedio naturale?

Mentre ascolto un cliente che mi parla del suo disturbo, cerco sempre, in modo discreto, di osservarlo più in profondità: per esempio cerco dei segni sul volto, sulla pelle che mi diano altre informazioni, magari quelle che la razionalità non lascia trapelare. Trovo anche l’intonazione della voce o il modo di impostare la frase molto importante; spesso chiedo come il cliente stesso “sente” il suo disturbo. Non siamo tutti uguali e non abbiamo tutti bisogno degli stessi rimedi, anche l’interpretazione personale del proprio problema è un buon punto di partenza per me per aiutare il cliente nell’affrontare il disturbo e vincerlo.

Molte persone oggi si curano con le erbe per moda. Ma un’alimentazione scorretta o una vita poco orientate verso l’ascolto di se stessi e degli altri, questi sono tutti fattori che possono ridurre l’effetto di un rimedio naturale?

Sicuramente uno stile di vita sano e naturale incide molto sulla riuscita dell’effetto dei rimedi naturali ed in maniera positiva. Un organismo che in partenza è più depurato è un terreno fertile ad esempio per tutte quelle opere di prevenzione che possiamo fare grazie alle erbe officinali, come tonificare il sistema immunitario, rinforzare le difese in previsione di malattie da raffreddamento, drenaggio dei liquidi in sostegno a diete dimagranti o per l’equilibrio del peso corporeo. In definitiva trovo che coloro che si approcciano ai rimedi erboristici, maturino piano piano una consapevolezza maggiore di se stessi, riuscendo a dedicarsi quel tempo necessario per elaborare l’effetto delle piante che, a differenza dei farmaci di sintesi, hanno bisogno di un pochino più di tempo per esplicare la loro funzione.

C’è un personaggio –esistito, vivente, immaginario- che è la tua guida ideale nella professione? 

Dentro di me vivono due anime: l’Erborista e la Commerciante. La prima quella più romantica, è la mia parte più sensibile e affine alle inclinazioni della natura, quella che mi ha fatto amare le storie delle donne curatrici, che ancora oggi esistono in molte realtà tribali, che mi ha fatto innamorare degli usi delle piante nella tradizione popolare tramandati da “medichesse”..ecco direi che dentro di me sento la forza curativa Femminile di queste donne del passato. E poi esiste la seconda anima, la Commerciante, e questa è l’eredità di mio padre..mi ispiro a lui ogni giorno, ogni volta che lo vedo ancora nella sua sartoria, dopo ben quaranta anni ancora nel suo negozio a seguire con passione e dedizione i suoi clienti.

La domanda proibita: c’è una pianta per cui hai un debole?

Davvero una domanda proibita, come potrei scegliere tra le piante che la natura ci offre? Tra tutte quelle che ho potuto studiare durante questi anni, direi che mi sento molto in sintonia con la Calendula officinalis.. la definisco una pianta “femminile”, molto cara a tutta una serie di disturbi di noi donne. Ed è solare come l’Estate, color arancio come l’Autunno, profumata come la Primavera, forte come l’inverno.

Chiara Lenzini

 

 

 

Galleria Fotografica

Web tv