A COLLOQUIO CON LA LOGOPEDISTA GIULIA CORNACCHIA

News inserita il 26-09-2017 - Ok Siena

Siamo pronti ad affrontare la scuola primaria?

L’ingresso alla scuola primaria riveste una tappa fondamentale nello sviluppo del bambino e un evento importante per i genitori che lo accompagnano in questa nuova avventura che spesso è fonte di preoccupazione e ansia.

Ma come possiamo capire se il nostro bambino è davvero pronto per l’ingresso alla scuola primaria?

Partiamo sempre dal presupposto che ogni bambino ha i propri tempi di maturazione e il proprio modo di acquisire certe competenze, ma è anche vero che i bambini che si affacciano in prima elementare dovrebbero avere certi prerequisiti che si sviluppano durante la scuola dell’infanzia, specialmente nell’ultimo anno e che sono necessari per intraprendere questo percorso tranquillamente e senza troppe difficoltà.

Quali sono i prerequisiti necessari?

·        Il Linguaggio: come già detto nel precedente articolo, questa è la funzione che ci permette di comprendere la realtà, di formulare ed esprimere pensieri e emozioni; è fondamentale che il bambino abbia una buona comprensione dei messaggi verbali e che il linguaggio parlato sia il più possibile simile a quello di un adulto sia per quanto riguarda il lessico e la complessità delle frasi sia per l’articolazione dei suoni.

·        La Consapevolezza Fonologica: è un’abilità che richiede la riflessione sulle caratteristiche del linguaggio. Per poter acquisire la corrispondenza tra la lettera scritta e il suono (competenza base per imparare a leggere e scrivere) è importante che il bambino pensi alle parole come un insieme di tanti suoni che possono essere scomposti e ricomposti, analizzati e manipolati, e che riconosca le somiglianze e le differenze tra i suoni.

Questa abilità può essere allenata nei bambini tra i 5 ai 6 anni, ed è scientificamente provato che i bambini che hanno già questo tipo di competenze faranno meno fatica ad imparare a leggere e scrivere.

·        Memoria di Lavoro (Working Memory): ci consente di trattenere in memoria delle informazioni e al tempo stesso manipolarle. Per fare un esempio pratico, pensiamo ad un bambino che sta facendo un dettato: deve ascoltare la parola che l’insegnante dice, tenerla in mente e nel frattempo pensare ai singoli suoni che formano la parola, combinarli insieme e trasformarli in segno grafico, cioè scriverli. Tutto questo meccanismo non sarebbe possibile senza una memoria di lavoro ben allenata.

·        Analisi visiva e memoria visuo-spaziale: queste abilità sono fondamentali perché il bambino riesca a distinguere e riconoscere nei dettagli le lettere, prestare attenzione alle differenze che ci sono tra di loro e individuare il loro orientamento nello spazio grafico. E’ l’abilità che permette al bambino di non confondere alcune lettere come b-d, q-p, di seguire il rigo e utilizzare al meglio lo spazio nel foglio.

·        Competenze grafo-motorie: rivestono una grande importanza, dapprima per disegnare e poi per scrivere e devono essere perfettamente integrate con le abilità visive sopra descritte. Non tutti i bambini dimostrano attitudine o interesse alla rappresentazione della realtà attraverso il disegno e non tutti mostrano le stesse abilità: alcuni hanno difficoltà ad impugnare la matita e coordinare i movimenti della mano, altri ad avere una rappresentazione mentale dell’oggetto da disegnare e riprodurre graficamente le sue parti. Immaginiamo quindi la difficoltà di questi bambini quando dovranno riprodurre dei segni complessi come le lettere. E’ quindi importante fornirgli delle tecniche di esemplificazione e facilitazione per padroneggiare sempre meglio e gradualmente il tratto grafico fino ad arrivare a tracciare con sicurezza e fluidità i segni più complessi come ad esempio le lettere corsive.

·        Precalcolo: sono le abilità di base implicate nei processi matematici che portano il bambino all’acquisizione del concetto di numero: il riconoscimento delle quantità, la relazione tra diverse quantità, il conteggio, l’associazione tra la quantità e il numero scritto.

·        Abilità logiche: sono quelle che ci aiutano a risolvere delle situazioni problematiche attraverso la riflessione; ad esempio trovare collegamenti tra gruppi di oggetti, riordinare piccole storie in sequenza, risolvere semplici indovinelli, trovare i contrari, ordinare oggetti in base a diverse categorie.

Tutte queste abilità sembrano molto complesse ma non abbiate timore, alcune sono già innate nei bambini e si sviluppano senza che nemmeno ce ne accorgiamo, allo stesso tempo però possono essere potenziate e rappresentano degli importantissimi alleati nel percorso di apprendimento dei nostri figli.

 

Dott.ssa Logopedista Giulia Cornacchia

Mob. 338/9320373

Riceve: Studi Medici, Viale Vespa 4, Piancastagnaio(SI); Centro Studi Specialistici, P.zza Don Minzoni 8, Montepulciano(SI)

Pagina Facebook: https://www.facebook.com/giuliacornacchia.logopedista/?ref=aymt_homepage_panel

 

 

 

 

 

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