12mila litri di prodotti olivicoli provenienti da un’azienda della Puglia confiscati per la mancanza dei prescritti requisiti di rintracciabilità dai Comandi Stazione del Corpo Forestale dello Stato di Montepulciano e Sarteano.
Il personale dei Comandi Stazione del Corpo Forestale dello Stato di
Montepulciano e Sarteano, a seguito di un controllo stradale in
prossimità del casello autostradale di Bettolle, ha operato un sequestro di oltre 12.000 litri di olio
dichiarato come “extra vergine di oliva - 100 % italiano - campagna
2014 - 2015”, proveniente da un’azienda olearia stabilita nella regione
Puglia. Il sequestro si è reso necessario per la mancanza dei prescritti requisiti di rintracciabilità documentale del prodotto oggetto di accertamento.
Dalle verifiche condotte, infatti, sono emerse varie e sostanziali
irregolarità nella compilazione del documento di accompagnamento della
merce, oltre che incongruenze significative tra il tragitto indicato nel
documento stesso e quello ricostruito dagli uomini della forestale
attraverso la consultazione del cronotachigrafo installato
nell’autocarro. Inoltre, l’impresa indicata nel DDT come destinataria
dell’olio, una nota azienda olearia stabilita in provincia di Firenze,
ha dichiarato di non avere rapporti commerciali con l’impresa pugliese.
Tali circostanze, unitamente al fatto che il trasporto si protraeva da
quasi quattro giorni, durante i quali il mezzo ha percorso diverse
centinaia di chilometri in varie regioni del centro Italia senza un
motivo ben preciso, hanno indotto il personale del Corpo forestale dello
Stato ad intraprendere la misura cautelare del sequestro. Al fine di
verificare l’origine e qualità dell’olio dichiarato come “extra vergine
di oliva”, inoltre, in collaborazione con personale tecnico dell'Azienda
USL 7 di Siena – Dipartimento della Prevenzione Zona Valdichiana, è
stato effettuato un prelievo di campioni all’interno della cisterna di
trasporto, operazione finalizzata alla successiva analisi chimico-fisica
del prodotto comprensiva del contenuto di alchil esteri, sostanze
rivelatrici dell’origine geografica e della buona qualità dell’olio
italiano.
Il carico di olio è stato, quindi, travasato all’interno di
due contenitori messi a disposizione da un oleificio di Motepulciano,
azienda completamente estranea alla vicenda, per poi essere sottoposto a
sequestro, unitamente alla documentazione di accompagnamento ed ai
fogli di registrazione del cronotachigrafo.
Nel corso della corrente
campagna olearia il Corpo Forestale dello Stato ha attivato in tutta la
regione una specifica campagna di controlli finalizzati a verificare la
movimentazione dei prodotti olivicoli (olive ed olio), al fine di
prevenire, ed eventualmente reprimere, frodi a danno dei consumatori e
della regolarità del mercato.
Come è noto, infatti, il marcato calo
di produzione degli oliveti toscani, stimato intorno al 50 - 70 %
rispetto allo scorso anno, con punte addirittura del 90 % in alcune
zone, dovuto soprattutto alle condizioni meteorologiche particolarmente
favorevoli alla diffusione della mosca olearia, potrebbe incentivare
traffici, talvolta illegali, di prodotti olivicoli provenienti da fuori
regione, anche di origine comunitaria ed extra comunitaria, a danno
delle produzioni nazionali, ed in particole di quelle toscane di
eccellenza.-
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