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LE SCOTTE QUERELANO LA CNA: “NON C'È OLIO ESAUSTO NELLE CALDAIE DELL'OSPEDALE"

News inserita il 16-09-2014

 

“Bloccato il progetto di ammodernamento proposto dagli imprenditori all'azienda ospedaliera senese”: gli artigiani chiedono risposte.


Dilaga la polemica tra Le Scotte e la Cna in merito alla mancata risposta da parte dell'azienda ospedaliera agli imprenditori che, secondo quanto affermato dalla Confederazione Nazionale Artigiani, hanno presentato alcuni mesi fa un progetto senza costi per la riqualificazione edile e impiantistica dell'ospedale senese. “Il progetto è tale per cui gli investimenti proposti dai soggetti privati, si ripagheranno con il risparmio energetico che si genererà una volta ultimati tutti gli interventi di riqualifica. Visto il momento congiunturale del paese, un’operazione così importante dovrebbe esser colta positivamente dalla direzione del nostro ospedale, invece ad oggi tale studio è fermo da mesi all’interno degli armadi della direzione.” Queste le dichiarazioni della Cna in una nota stampa di ieri pomeriggio che continua sottolineando “l’intenzione della direzione di procedere con l’affidamento dei servizi all’azienda che si è aggiudicata l’appalto Consip per la gestione energetica degli ospedali, appalto che non prevede gli ingenti investimenti di cui l’ospedale necessita.” Tra le accuse rivolte dagli artigiani all'azienda ospedaliera senese anche “l'utilizzo di olio esausto (prodotto bandito nel nostro paese perché altamente inquinante)  per alimentare le caldaie al posto del gas”. Immediata la reazione delle Scotte che querela la Cna affermando che quanto affermato dalla Confederazione “non corrispondente alla realtà dei fatti.  In quanto le caldaie dell’Azienda non bruciano olio esausto, bensì gas metano.” In merito alle proposte degli imprenditori privati di ammodernamento degli impianti l'azienda ospedaliera evidenzia come “la normativa vigente impone di prendere in esame in via preliminare le convenzioni CONSIP, per valutarne la convenienza ed idoneità in relazione alle proprie esigenze di approvvigionamento e rispetto ad altri criteri di scelta del contraente, che devono comunque tenere conto dei medesimi parametri di qualità e prezzo, cosa che sta avvenendo tramite Estav e secondo le procedure per questo previste. L’appalto non è ancora stato assegnato, essendo in corso la valutazione della convenienza di tale proposta.”

 

Carolina Sardelli

 

 

 

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