Appena “sbarcata” a Montalcino, con la recente inaugurazione della filiale nella Vecchia
Oliviera, e già attiva sul territorio.
Non perde tempo ChiantiBanca, e partecipa subito attivamente al progetto sugli
“Investimenti aziendali nella filiera del Vino Brunello di Montalcino DOCG, atti ad
incrementare la qualità del prodotto, a ridurre i costi di produzione e promuovere le
produzioni a marchio di qualità”.
Un progetto che vede come capofila il Consorzio del Vino Brunello, e che va a
coinvolgere oltre quaranta aziende che fanno parte di questa che, senza timore di
smentite, è una delle Denominazioni più importanti a livello internazionale.
Un vero e proprio “Accordo di Filiera” firmato nei giorni scorsi, che permette alle
aziende di ottenere benefici nell’ambito di un PIF (“Progetto Integrato di Filiera”) inserito
nel Programma di sviluppo rurale della Regione T oscana 2014-2020.
Stiamo parlando di un progetto che interverrà nell’ambito delle strutture e degli impianti
tecnologici e nelle attrezzature di cantina, con l'obiettivo di attuare un’innovazione a
livello aziendale che permetta di raggiungere le finalità prefissate dalla filiera nel
rispetto delle regole individuate dal bando regionale.
Inoltre il Consorzio di tutela si propone di attivare misure che abbiano l’obbiettivo di
promozione, per valorizzare e promuovere la conoscenza, il territorio e la metodologia
di produzione del Brunello di Montalcino DOCG.
Altro grande obiettivo è quello dell’innovazione tecnologica e qualificazione del prodotto
volta a ridurre le problematiche di commercializzazione specifiche del Brunello di
Montalcino DOCG e delle altre denominazioni presenti su questo specifico territorio.
L’adesione al PIF prevede dei beneficiari diretti, ovvero coloro che devono realizzare
investimenti strutturali e tecnologici o di innovazione di varia natura e saranno
direttamente assegnatari di un contributo in conto capitale al termine dell’istruttoria di
valutazione; e beneficiari indiretti, ovvero soggetti privati o pubblici operanti in tutti i
comparti connessi con la produzione e la tematica della filiera, che convinti delle buone
strategie del progetto PIF, vi aderiscono senza avere l’obbligo di effettuare investimenti.
In questo contesto è inserita la partecipazione di ChiantiBanca, unico istituto di credito
che ha aderito a questo importante e strategico progetto, che mettendo a disposizione il
proprio staff, composto anche da agronomi, affiancherà il Consorzio capofila e le
imprese coinvolte nella realizzazione dei programmi di investimenti pianificati, offrendo
consulenza specialistica e servizi finanziari alle migliori condizioni di mercato.