SIENA: INTERROGAZIONE DI EUGENIO NERI SUL FUTURO DELLE SCOTTE
News inserita il 01-10-2015
Le
dichiarazioni del direttore generale dell’Azienda Ospedaliera
Universitaria Senese (AOUS), Pierluigi Tosi, riportate nel quotidiano
QN-La Nazione di domenica scorsa, 27 settembre, hanno costituito il
tema dell’interrogazione orale urgente illustrata, nella seduta
consiliare di ieri , da Eugenio Neri (Siena Rinasce) e sottoscritta
anche dal collega di gruppo Giuseppe Giordano, da Massimo Bianchini
(Nero su Bianco), Andrea Corsi e Pietro Staderini (Moderati di
Centrodestra), Laura Sabatini e Alessandro Trapassi (Siena Cambia).
<<Tosi
afferma la necessità di demolire l’ospedale delle Scotte – ha
detto Neri – per non perdere il primato senese nel contesto
sanitario regionale, e di ricostruire una nuova struttura nella
medesima sede, con modello orizzontale, acquisendo terreni adiacenti.
Dichiarazioni che rischiano di creare un allarme sociale, soprattutto
quando si riferisce alla mancata idoneità della struttura attuale
rispetto agli standard regionali>>.
Neri
ha quindi chiesto al sindaco <<se condivide quanto affermato da
Tosi, il quale richiama alcune sue dichiarazioni, sullo stesso tema,
che fanno pensare a un intervento concordato>>. <<Inoltre
– ha aggiunto il consigliere – dichiarare dove e con quali
modalità dovrà nascere un eventuale nuovo ospedale appare
un’ingerenza sull’autonomia degli organi istituzionali, in primis
il Consiglio comunale a cui spettano, per competenza, le scelte in
materia urbanistica di pianificazione e destinazione d’uso del
territorio>>. Per questo Neri ha chiesto al sindaco che
<<intende segnalare con fermezza, al Direttore Generale, questa
ingerenza, che speriamo involontaria>>.
Il
sindaco Bruno Valentini ha risposto di non avere <<alcuna
difficoltà ad affermare che l’intervista non era né preventivata,
né concordata: questa è l’opinione del direttore Tosi, che
richiama quanto affermai un anno e mezzo fa sulla vetustà
dell’attuale ospedale che, credo, non sia una sorpresa per nessuno.
Le Scotte è stato concepito e realizzato molti anni fa e, oggi, ha
un indice di dispersione interna di carattere logistico e
un’obsolescenza strutturale che, comunque, non ha impedito di
fornire servizi di alto livello per i pazienti senesi e non solo. Il
nostro ospedale può vantare, infatti, un indice di attrazione di
utenti da fuori regione che è il più alto in Toscana, dopo il Meyer
di Firenze>>.
Valentini
ha sottolineato <<la preoccupazione che i costi di
funzionamento possano incidere così tanto da limitare la capacità
economica di investimento. Perché se le risorse si spendonoper
logistica interna o per costi di energia, è evidente che ci sono
meno soldi a disposizione per migliorare attrezzature e servizi. Non
dobbiamo mai commettere l’errore di dare priorità alle spese sulle
strutture rispetto alla qualità, alla professionalità e
all’aggiornamento professionale di chi ci lavora all’interno>>.
Quanto
all’accusa di ingerenza, mossa nell’interrogazione al direttore
dell’AOUS, di avere invaso il campo di prerogativa degli organi
amministrativi competenti, Valentini ha sostenuto<<di essere
tranquillo, perché c’è un accordo che con Regione, Azienda
ospedaliera e Università sui modi e gli obiettivi di investimento,
per circa 100 milioni di euro, che comportava una piccola
incongruenza urbanistica con l’attuale struttura>>. <<Questo
investimento – ha aggiunto il sindaco – può essere realizzato
interamente dentro il perimetro di proprietà della Regione Toscana,
quindi senza intaccare i terreni di altri, e la distonia riguarda in
particolare il blocco operatorio. Ci siamo quindi confrontati con
l’AOUS e abbiamo definito insieme un percorso per aggiornare le
norme urbanistiche che regolano la costruzione dei nuovi spazi, senza
interrompere il funzionamento delle sale operatorie da ristrutturare
e da sostituire. Quando ci saranno proposte progettuali, le
valuteremo in termini di piccola variante urbanistica e gli uffici
istruiranno il procedimento, dopodiché passeranno al vaglio
dell’organismo competente, il Consiglio comunale>>.
Sull’edificazione
di un nuovo ospedale, <<operazione che – come ha sostenuto il
sindaco – comporta un investimento di centinaia di milioni di euro,
avremo tempo e modo di discutere. Starà a noi ragionare dentro il
prossimo regolamento urbanistico, che scade nella prossima primavera,
se confermare la previsione dell’attuale ospedale. Nell’attuale
concezione delle strutture sanitarie, infatti, non servono più otto
piani, ma ne bastano tre o quattro, oltre alla disponibilità di
servizi tecnici e di base, unità intermedie e specialistiche.
L’attuale struttura, per conformazione fisica, non è più coerente
con l’organizzazione del presidio sanitario moderno>>. <<Tosi
ha quindi fatto bene – ha concluso Valentini – a porre un tema
che avevamo già posto: non basta avere a disposizione eccellenze
mediche e infermieristiche, ma occorre che questi lavorino e operino
dentro una struttura che sia all’altezza anche in termini di
servizi e attrezzature interne, oltre che per servizi esterni come la
disponibilità di parcheggi. Problemi che, però, potrebbero essere
risolti con ‘ampliamento degli orari degli ambulatori, oggi
concentrati nella sola mattina>>.
Nella
sua replica Eugenio Neri ha evidenziato che <<il punto
fondamentale riguarda il primato della sanità senese>>. <<Si
tratta di far funzionare bene le strutture attualmente a
disposizione, evitando, per mancanza di personale o perla
destinazione degli infermieri a mansioni non assistenziali, le
chiusure di quei reparti e di quei centri di alta specializzazione,
come la Recovey Room, appena restaurata e con tutte le attrezzature e
un intero blocco di 4 letti di terapia intensiva postoperatoria della
cardiochirurgia. Ma anche l'ex ortopedia, una corsia perfetta e
nuovissima , un reparto di degenza modello, diventato adesso in
parte ambulatorio e in parte spogliatoio. Prima di pensare di
costruire qualcosa di nuovo è il caso di far funzionare quello che
c'è: i problemi dell' ospedale sono problemi aperti e molto
“smart”, perché se c' è un luogo di “smart” a Siena è
proprio l'ospedale, dove si fa cura avanzata, ricerca e scienza.
Questo è molto più importante dei mattoni >>. Infine <<quali
iniziative intende prendere il DG per aumentare il numero degli
infermieri, attualmente carente, specialmente in area critica>>.
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