SAN QUIRICO D’ORCIA: IL SINDACO AGNELLI REPLICA ALLA LEGA NORD
News inserita il 29-09-2015
«InvitoFrancesco Giusti a venire a San Quirico d’Orcia, dove credo peraltro non sia
mai stato, e sarò ben lieta di mostrargli e spiegargli i valori in cui sono
cresciuti ed operano quotidianamente i sanquirichesi che sono poi quelli
dell’accoglienza e della solidarietà.
Nel
frattempo lo invito ad abbassare i toni di una polemica del tutto strumentale e
a guardarsi bene dall’utilizzare, quando parla dell’Amministrazione comunale e
della comunità di San Quirico, termini come “schiavismo”. In questa come in
altre situazioni non c’è destra o sinistra ma ci sono solo valori che al
contrario devono essere esaltati perché appartengono alla parte migliore della
società, quello del mondo dell’associazionismo e del volontariato. Iniziare a
far parte di una comunità vuol dire integrazione, vuol dire collaborare e
conoscersi insieme evitando l'isolamento, quello che probabilmente auspicherebbe
la Lega Nord. L’Amministrazione comunale, del resto, risponde ad una richiesta
dello Stato, senza ergersi a giudice e senza distinzioni tra esseri umani di
serie A o di serie B. Noi non abbiamo nessuna pretesa di farlo, mentre
chiediamo nel valore dell'umanità e dell'accoglienza, cosa da sempre radicata
nel nostro Comune e ringrazio la Misericordia per la disponibilità e il grande esempio
basato sull’accoglienza. Per finire ricordo a Giusti, che sembra avere la
memoria troppo corta, le parole che il 22 marzo 2011 l’allora Ministro
dell’interno Roberto Maroni, disse dopo aver convocato al Viminale il capo
della polizia, Antonio Manganelli
il commissario straordinario per l’emergenza, Giuseppe
Caruso – oltre ai presidenti di Regioni, Upi ed Anci per chiedere
l’ok a un piano di emergenza che prevedeva la distribuzione in tutto
il paese di 50mila profughi. “Tutti i territori devono sentirsi coinvolti.
E’ un’emergenza grave che richiede la solidarietà e il concorso di tutte le regioni. Credo che
questi atteggiamenti di rifiuto che sorgono ovunque si individui un luogo dove
accogliere temporaneamente questi clandestini non possano
essere giustificati”.
Valeria Agnelli
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