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SIENA: IL PERCORSO DEL NUOVO STRUMENTO URBANISTICO COMUNALE

News inserita il 22-07-2016

"Il testo di indirizzo politico amministrativo per l’avvio del percorso che porterà la città a dotarsi del nuovo strumento urbanistico, il Piano Operativo Comunale, è stato illustrato nella Commissione Assetto del Territorio. Con questa proposta di Consiglio, che prosegue il percorso di revisione e adeguamento alle nuove norme urbanistiche del Comune di Siena, compiuto anche con l’importante atto della Variante denominata “a servizio della città”, si avvia nel concreto il percorso che consegnerà a Siena l’articolato normativo urbanistico per i prossimi anni. Questo importante atto politico-amministrativo ha l’obiettivo di fornire le linee di indirizzo per il progetto dello strumento urbanistico, rafforzando la centralità del Consiglio Comunale come massimo organismo per le politiche cittadine, delegato e responsabile degli interessi della collettività nel decidere il presente, il futuro, lo sviluppo e l’equilibrio della città. Chi redigerà il progetto effettivo dovrà attenersi alle linee di indirizzo politico, lavorando con coesione e coerenza con una visione d’insieme. Il Piano Operativo Comunale (POC) avrà, secondo quanto declinato nel testo, come obiettivo irrinunciabile la comprensione e la facilitazione del rapporto tra i luoghi e gli abitanti, dovrà riuscire a essere dentro i desideri che portano a vivere la città, creando un legame identitario. Quotidianità, legami e affetti devono confrontarsi con la modernità, quindi con le difficoltà legate alla mobilità di accesso alla città, che deve essere supportata dai sevizi pubblici, dai parcheggi scambiatori, e dal rapporto costante con le periferie. Il Piano, nel suo complesso, dovrà avere un’attenzione particolare allo stato dell’ambiente in cui viviamo che è uno dei valori di riferimento più importanti per valutare la qualità della vita dei cittadini che ne fruiscono.

Le linee di indirizzo salienti e qualificanti di questo documento sono: la rigenerazione urbana; il riuso; l’uso consapevole del suolo (che non si identifichi semplicisticamente con la superficialità dello slogan “consumo zero”); un’oculata e ponderata revisione delle zone soggette a vincolo paesaggistico; la riqualificazione energetica, partendo dagli edifici di proprietà pubblica; la certezza delle norme, di effettiva semplificazione e chiarezza interpretativa; il superamento delle barriere architettoniche, coscienti della natura complessa del palinsesto storico della città che impone uno studio serio e approfondito. Punto fondante e qualificante per un’urbanistica innovativa sarà la co-pianificazione con i comuni limitrofi, opportunità irrinunciabile affinché le scelte strategiche più importanti, come la mobilità e il trasporto pubblico, siano armonizzate. Siena deve, nel rispetto di ciascuna autonomia amministrativa, essere di impulso verso la co-pianificazione, andando a proporre un osservatorio urbanistico composto da tutti i comuni della cosiddetta area vasta, affinché il confronto di idee produca un effettivo passo in avanti nella qualità delle scelte urbanistiche.

Questa amministrazione ha l'occasione e il dovere storico di ridisegnare il futuro della città senza visioni parziali o particolarismi, con equilibrio, progettando per la collettività e rispondendo ai suoi bisogni, determinando un ambiente in grado di migliorarla, senza cedere a tentavi di semplificazione o derogando per la diminuzione delle risorse economiche, e di concerto con i comuni limitrofi, per determinare la formazione di aree vaste, grazie a una visione più ampia, con un’effettiva ottimizzazione delle risorse. Le minori disponibilità finanziarie impongono di potenziare la qualità progettuale e la centralità del Comune come unico garante degli interessi della collettività. Lo strumento è per tutti e, conseguentemente, tutti devono poter contribuire con le proprie proposte alla sua costruzione. Il percorso di partecipazione alla formazione delle scelte ha già preso avvio, non solo in virtù di quanto previsto dalla legge regionale, aprendosi all’ascolto delle esigenze dell’intera collettività. Cittadini, categorie e forze politiche sono chiamati a dare il loro contributo proprio per l’importanza che il Piano Operativo assume per la vita della comunità affinché la visione della città sia massimamente condivisa."

                                                                                                              Simone Vigni (Gruppo PD)

                                                                                                              Presidente Commissione consiliare Assetto del Territorio

 

 

 

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