Il presidio sanitario di Vescovado continuerà a funzionare in via della Rimembranza. Il pericolo della chiusura è stato scongiurato in extremis per intervento del Comune e, sabato mattina, alla presenza del vicecommissario della Asl 7 Enrico Volpe, del sindaco di Murlo Fabiola Parenti, di amministratori comunali e funzionari dell’azienda sanitaria sono stati inaugurati i locali appena rinnovati. Dunque, il servizio non solo non chiude ma viene rilanciato: il presidio offre i prelievi di sangue, l’assistenza sociale, il consultorio ostetrico e ginecologico, gli ambulatori dei medici di famiglia.
Per Fabiola Parenti “Il raggiungimento di questo obiettivo per i cittadini, è il migliore regalo di Natale per l’amministrazione comunale”. In effetti, sindaco e giunta sono riusciti a scongiurare la chiusura legata ai tagli dei costi delle Asl, che aveva già predisposto la chiusura degli spazi di Vescovado, prevedendo un unico presidio a Casciano di Murlo, gestito in collaborazione con la locale Misericordia. “La distanza tra le due frazioni – osserva il sindaco – e i numerosi anziani di Vescovado, imponevano una soluzione diversa”. Così è stato. Il Comune ha preso in affitto i locali dalla Misericordia di Pieve a Carli. Quindi ha mediato tra medici di base e Asl, che ora contribuiscono economicamente alle spese, creando tutte le condizioni per mantenere il servizio ancora aperto. Il nuovo presidio si trova al piano terra, e non più al primo piano della palazzina, costruita nel 1970 dalla Misericordia (anche allora con il contributo del Comune) proprio per dare assistenza agli abitanti di Vescovado.
Dopo mesi di trattative, e grazie alla costanza degli amministratori comunali, la qualità della vita nel Comune di Murlo non ha subito un peggioramento. Anzi, una analoga sinergia la sinergia con la Misericordia di Casciano offre un quadro di servizi sanitari adeguato per le due principali frazioni. In questa partita emerge tutta la potenzialità di un lavoro combinato tra diversi soggetti. Tra questi la Misericordia, che a Murlo ha radici antiche: è la filiazione dell’antica compagnia laicale della Madonna delle Nevi (già attiva nel 1474), poi diventata Compagnia della Madonna di Pieve a Carli. Questa Compagnia ha fatto i lavori di ristrutturazione dei locali, che ora sono di nuovo a servizio della popolazione, grazie all’intervento del Comune. Una bella storia, che si chiude nel migliore dei modi in pieno periodo natalizio.
