Oltre 1200 bambini al Politeama per gli spettacoli di “Teatro a Merenda”, 400 presenze ai laboratori curati dalla Scuola Pubblica di Musica, Nati per leggere e Fun Science, circa 500 presenze a seminari e momenti di riflessione. Si è chiuso domenica 13 novembre, dopo due settimane di iniziative, laboratori, incontri, il primo Festival pedagogia della Valdelsa ed il bilancio è più che positivo. Stimoli e riflessioni interessanti sono emersi durante gli incontri con i numerosi ospiti, dalla proposta di realizzare un decalogo whatsapp con i genitori, agli spunti di Daniele Novara, dallo sguardo acuto di Anna Oliviero Ferraris sulla genitorialità , all'esperienza di Giacomo Stella sui disturbi dell’apprendimento, fino alla capacità di coinvolgimento della maestra Barbara Riccardi.Tutto questo è stato Lef, il festival pedagogia che ha messo al centro i valori fondanti delle democrazie moderne, offrendosi come un laboratorio per gli adulti di domani. Lef è stato realizzato da Fondazione Elsa Culture Comune e Comune di Poggibonsi con il sostegno di Sei Toscana, Unicoop e Sezione Soci Coop Poggibonsi. Numerose anche le associazioni del territorio coinvolte: Associazione Serenamente, Associazione Lo Zaino, il gruppo Nati per leggere, Associazione C6, Associazione Timbre, Comitato genitori comprensivo 1 e 2 Poggibonsi, Scuola Pubblica di Musica.
“Lef ci lascia degli impegni che nascono da precise proposte che sono emerse durante questi undici intensissimi giorni – dice Susanna Salvadori, assessore alle Politiche Educative del Comune di Poggibonsi – Una è che nasca da qui, da Poggibonsi, un decalogo per la gestione dei gruppi di whatsapp a scuola, esigenza tanto sentita da genitori e insegnanti. Non solo, altro progetto su cui lavorare, con i Comitati Genitori, è il pedibus, un progetto di percorsi casa- scuola da fare a piedi e in sicurezza. Ed ancora, la genitorialità come valore diffuso, l’educazione affettiva e nuovi modelli di scuola”.
“Alcuni insegnanti e educatori mi hanno personalmente ringraziata per questi undici giorni, per aver dato loro strumenti ulteriori di crescita e riflessione – dice Salvadori – Questo mi fa particolarmente piacere. Era esattamente quello che volevamo fare: fornire strumenti, spunti di crescita e di confronto. Come in tutte le edizioni zero avremo sicuramente sbagliato qualcosa e ci saranno elementi da modificare. Ma ciò che è importante è aver coinvolto le persone e iniziato a sedimentare. C’è davvero un grandissimo lavoro da fare tra scuola, educazione e genitorialità . C’è anche da bucare ancora di più l’attenzione e trovare strumenti per coinvolgere ancora di più i genitori in questo percorso. E quindi dare il nostro contributo a coloro che saranno adulti domani. Abbiamo avviato questo lavoro e non intendiamo fermarci. Quindi arrivederci al prossimo anno”.