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MONTEPULCIANO. IL BRUSCELLO DEDICATO A SANT’AGNESE: PARLANO GLI AUTORI

News inserita il 06-07-2017

Continuano i preparativi per la nuova edizione del Bruscello Poliziano, che la compagnia popolare porterà in Piazza Grande dal 12 al 15 Agosto. La tradizione di questa antica forma teatrale, giunta quest’anno alla 78° edizione, si concentrerà sulla vita di Agnese Segni, la santa poliziana che fin dalla sua morte, avvenuta settecento anni fa, è stata oggetto di una grande devozione popolare.

Il libretto è stato scritto da Letizia Tofanini, che può essere a ben diritto considerata una “Madre d’arte”, in quanto la figlia Irene ha curato la stesura dei testi delle precedenti edizioni del Bruscello. L’autrice ha lavorato a stretto contatto con la direzione musicale, cercando di dare voce ai personaggi e aggiungendo le arie e i dialoghi.

“La storia parte dal giorno della visita effettuata da Santa Caterina a Sant’Agnese nel 1374, quindi il Bruscello si aprirà con il suo arrivo a Montepulciano durante la festa in onore della santa – spiega Letizia Tofanini – Le scene successive racconteranno la storia di Agnese, fino alla chiusura, in cui la storia tornerà alla visita di Santa Caterina. Il Bruscello si chiuderà con il famoso miracolo, in cui Sant’Agnese le porge il piede, come se la considerasse pari nella gloria futura.”

Il lavoro di scrittura è stato compiuto di pari passo con la composizione musicale, curata da Luciano Garosi. L’idea di realizzare un Bruscello dedicato a Sant’Agnese risale al 2010, quando venne realizzata l’edizione dedicata a San Francesco, e da quel momento il maestro Garosi ha cominciato a lavorare sulle musiche in onore del settecentesimo anniversario della morte.

“Il coro finale di questo Bruscello l’ho scritto nell’estate del 2011, e lo realizzeremo esattamente com’è venuto allora. – spiega Luciano Garosi – Sono molto legato alla figura di Sant’Agnese, perché la mia tesi finale della laurea in storia dell’arte si è incentrata proprio sugli affreschi del chiostro di Sant’Agnese a Montepulciano. Un legame molto importante, quindi, con questo luogo e questa figura, che spero di poter portare degnamente in scena in Piazza Grande.”

 

 

 

 

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