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CENNI (PD) SULLE ULTERIORI CHIUSURE DEGLI UFFICI POSTALI

News inserita il 16-09-2015

Quali provvedimenti urgenti intende intraprendere il Governo, soprattutto alla luce della decisione del Tar della Toscana di sospendere in maniera cautelare le chiusure degli uffici postali, e dei pronunciamenti dei tribunali amministrativi regionali del Lazio e del Friuli, per promuovere un’efficace e rapida soluzione che preveda una razionalizzazione del servizio postale compatibile con la salvaguardia del principio di “servizio universale” e con la tutela delle necessità di cittadini, imprese e territori marginali. E' quanto richiesto da Susanna Cenni, parlamentare del Pd alla Camera, in un'interrogazione presentata all'indirizzo del Ministro dello sviluppo economico, Federica Guidi e del Ministro dell’economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, sottoscritta dal capogruppo in commissione infrastrutture e trasporti, Mario Tullo, e da decine di parlamentari del Pd.

“Dopo i pronunciamenti dei Tar di Lazio, Friuli che hanno già osservato la necessità di mantenere un pubblico servizio, nonché del Tar Toscana - ha spiegato Cenni - che nella nostra regione ha sospeso, su ricorso delle amministrazioni comunali, la chiusura in 27 comuni, rinviando la sua decisione definitiva, e dopo le indicazioni delle autorità nazionali competenti, come Agcom e Consiglio di Stato, abbiamo chiesto al Governo di sapere quali siano le sue valutazioni, come ritiene di intervenire, e se intende anche rivedere alcuni punti del contratto di servizio siglato con Poste Italiane.

“E’ importante che già si siano svolti alcuni incontri, come quello tenutosi presso la Presidenza della Regione - - prosegue Cenni -  ma è fondamentale che giungano alcune risposte certe utili ai piccoli comuni e alle aree marginali e rurali del nostro Pese, dove oggi il servizio postale rappresenta un insostituibile, e spesso l'unico presidio di carattere finanziario per anziani, famiglie e imprese. Tutti siamo consapevoli delle necessità di razionalizzazione di Poste, ma è impensabile non tener conto delle esigenze degli utenti e dei residenti nelle aree montane, marginali e rurali e per questo occorre che ogni decisione venga assunta attraverso un confronto con le istituzioni locali e regionali”. 

 

 

 

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