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SCUOLA, ROSSI: "IN TOSCANA INVESTIMENTI MALGRADO I TAGLI"

News inserita il 31-03-2015

"Investire nella scuola malgrado i pesantissimi tagli statali è stata una delle scelte più importanti che abbiamo fatto in questi anni. Una scelta di qualità e di civiltà. Sono convinto che su questo terreno dovremo ancora andare avanti, magari cercando altrove risorse, attraverso risparmi e razionalizzazioni". Con queste parole il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha portato il suo saluto agli amministratori, agli insegnanti, agli studenti che stamattina hanno affollato la sala di Sant'Apollonia per l'iniziativa di presentazione dei Pez, ovvero dei Piani educativi zo nali. "Dove lo Stato ha tagliato noi ci siamo stati con i nostri investimenti per il futuro - ha ribadito Rossi - Ed è quanto vogliamo continuare a fare assieme alle amministrazioni comunali che vivono direttamente i problemi delle famiglie e dei ragazzi".

Il presidente si è anche detto preoccupato dei dati relativi alla dispersione scolastica. "E' un problema che abbiamo anche in Toscana e rispetto al quale dobbiamo fornire risposte concrete - ha spiegato - Per esempio intervenendo sugli istituti professionali, perché abbiano uno sbocco lavorativo più definito, un legame reale con il territorio e le attività economiche. Allo stesso modo dobbiamo occuparci dei cosiddetti Neet, cioé dei giovani che non lavorano e non si formano, per tentare di costruire un rapporto con il lavoro o magare fare in modo che sperimentino il nostro servizio civile".

Nell'intervento del presidente anche una riflessione sul sostegno regionale alle famiglie che mandano i loro figli alle scuole per l'infanzia private. "Da un lato abbiamo sostenuto le classi Pegaso, ma dall'altro, a fronte di costi troppo alti, c'era il pericolo che diverse famiglie venissero tagliate fuori da questo servizio. Per questo siamo intervenuti, peraltro con risorse di gran lunga inferiori a quelle che abbiamo destinato alla scuola pubblica. Siamo per la scuola pubblica, ma l'ideologia non può prevalere sui bisogni delle persone".

Tutto questo nella consapevolezza del ruolo ancora più centrale che la scuola e i progetti educativi avranno negli anni a venire: "Il disagio sociale sta aumentando e ci vorrà tempo perché la ripresa economica ci faccia guarire dalle ferite prodotte dalla crisi - ha concluso Rossi - Per questo bisogna rafforzare il presidio della scuola, nel segno della qualità".

Dal nido alla scuola superiore: 35,5 milioni per i Pez (Progetti educativi zonali)

In Valdera "nidi" che dialogano con l'arte (attraverso laboratori di pittura, musica, poesia, disegno); a Pistoia ("Insieme si può") robot fatti con i mattoncini di Lego per aiutare gli studenti, anche quelli con forme di disabilità, a credere meglio in se stessi; nel senese (con "tweetteratura") social media usati come nuovo metodo per appassionare gli studenti alle fatiche, ma anche alle gioie, dei libri; nelle scuole del Casentino (con "CameraBlu") fiabe tradizionali di nazioni diverse per aiutare i più giovani, ma anche i loro genitori, nell'arte di star bene insieme senza paura per le differenze.

Sono quattro dei diciotto "assaggi" presentati oggi a Firenze, con slides, video, racconti e diretta twitter, rispetto a un numero assai più alto ("significativo e bello - commenta soddisfatto l'assessore Emmanuele Bobbio – a dimostrazione di una scuola che può essere bella e significativa") di azioni realizzate in questi ultimi tre anni, nelle scuole toscane, grazie ai Progetti Educativi Zonali (Pez): lo strumento che, nelle politiche toscane per l'istruzione, dal 2012 sostiene la volontà di far crescere l'intero settore, dai nidi per l'infanzia agli ultimi anni degli ist ituti superiori.

Una selezione di queste buone pratiche è stata presentata stamattina in Sant'Apollonia all'interno di un affollato evento ("Un Pez tira l'altro. Racconti e testimonianze dalla Toscana dei progetti educativi zonali") voluto dalla Regione Toscana per fare il punto – commenta l'assessore all'Istruzione – "sul valore delle nostre politiche di supporto nella programmazione educativa zonale".

Negli ultimi tre anni scolastici (dal 2012/2013 a quello che si sta concludendo), nelle 35 zone in cui è divisa la Toscana scolastica, sono stati distribuiti 35,5 milioni euro: 22,7 per sostenere le politiche nell'infanzia e 12,850 per gli interventi nell'età scolare.

Nella parte "infanzia" del Pez, questi soldi sono serviti per affrontare le spese correnti di strutture e per aiutare gli enti locali nei rispettivi coordinamenti pedagogici, per ampliare gli orari di funzionamento, aiutare i bambini con specifiche difficoltà, sostenere le spese sul personale integrativo. Sono stati finanziati anche laboratori con presenza dei genitori, percorsi di educazione familiare, incontri di progettazione nonchè attività formative per educatori e insegnanti.

Con il Pez riservato all'età scolare i finanziamenti sono andati in queste direzioni: la prevenzione e il contrasto della dispersione scolastica, l'inclusione di studenti con disabilità, l'inclusione degli studenti stranieri, il contrasto al disagio scolastico, le esperienze educative e socializzanti durante i periodi estivi: ciò attraverso laboratori, attività didattiche in aula, supporti alla genitorialità, formazione per docenti, soggiorni estivi.

 

 

 

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