SIENA NOTIZIE NEWS

NOVITÀ PER LE IMPRESE AGRICOLE SENESI

News inserita il 12-04-2014

Novità per le imprese agricole: un unico dipendente potrà essere assunto “in condominio” da più aziende. Quindi, più posti di lavoro e stabili per il comparto agricolo. Sarà la conseguenza diretta di una nuova disposizione di legge che entrerà in vigore alla fine di aprile e sono già molti gli imprenditori del senese disposti ad usufruire di questa opportunità appena sarà possibile. Il decreto verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale a fine mese.

Una buona nuova che ha suscitato subito vivo interesse, presentata con dovizia di particolari rispondendo a molti dubbi al recente convegno su “Novità fiscali sul lavoro nel settore agricolo”, svoltosi a Serre di Rapolano, a cura dell’Unione Provinciale Agricoltori di Siena. L’iniziativa, aperta dal Presidente dell’Unione, Alessandro Cinughi de Pazzi, ha ospitato i relatori, Roberto Caponi e Nicola Caputo. Rispettivamente, direttore servizio sindacale e direttore servizio tributario - fiscale di Confagricoltura.

Un unico dipendente, dunque, potrà essere assunto da più imprese, per cui il monte orario di un lavoratore a tempo pieno potrà essere diviso tra più soggetti con esigenze diverse. Si risolvono così non pochi problemi agli operatori, spesso alle prese con stagionalità o spezzettamento del lavoro. Ad esempio, tre piccole aziende agricole per cui un dipendente a tempo pieno o anche part-time è troppo, si possono mettere insieme e assumere un full-time, diciamo, “in condominio”.  Lo stesso per le grandi aziende che così possono ottimizzare le risorse, condividendo magari forza lavoro in eccesso con i colleghi.

Con questo provvedimento il Governo accoglie una istanza di Confagricoltura, colmando così un vuoto legislativo.

Nel dettaglio, la nuova disposizione si rivolge a più imprese, a soggetti parenti entro il terzo grado, ad imprese legate da un contratto di rete. Un esempio? Più fratelli che ereditano la stessa azienda e devono frazionare la gestione del personale, non sono costretti a dividersi i lavoratori. Semplicemente li assumono dividendo le spese. Altro caso: un unico titolare con più aziende può  utilizzare i suoi dipendenti in maniera trasversale. 

Confagricoltura ha chiesto al Governo di fare le cose semplici ed ecco già alcune istruzioni per l’uso. Tutta la parte burocratica è a carico di una sola impresa, quella capofila, che penserà a tutto e gli altri contribuiranno alle spese da sostenere per le scartoffie. Nel caso di una ispezione di verifica si fa nell’azienda capofila. La regolazione delle spese e quindi la divisione avverrà tra le parti. La responsabilità nei confronti dei dipendenti è divisa in parti uguali tra i soggetti. Se il lavoratore, ad esempio, deve riscuotere e le imprese a cui fa riferimento non pagano, tutte sono chiamate in causa e non solo la capofila.

Le buone nuove, però, non bastano a stemperare il clima di preoccupazione delle imprese agricole e degli agricoltori della provincia di Siena che in maniera massiccia hanno partecipato al convegno e si sono confrontati su più temi, dimostrando vivo interesse per il lavoro “in condominio”.

«Tutto ciò che può migliorare il nostro lavoro è il benvenuto – sottolinea Nicolò Casini, titolare dell’azienda Marcianella di Chiusi e Vini Bindi-Sergardi – e le novità sui contratti sembrano un nobile tentativo di snellire e agevolare i rapporti di lavoro più che mai burocratici con i nostri dipendenti, ma le imposte aumentano sempre di più e lo stesso le patrimoniali mascherate. La burocrazia è insopportabile, confusa, lenta, arrogante e autoreferenziale».

«Nel convegno – spiega Alessandro Cinughi de Pazzi – sono stati trattati argomenti che sono ormai cavalli di battaglia dell’Unione, dove siamo sempre attenti alle tematiche fiscali e impositive e alla battaglia contro gli aspetti ingiusti legati proprio a queste tematiche. Siamo attenti anche ai temi del mondo del lavoro, dato che come imprenditori agricoli siamo al momento i maggiori datori di lavoro e manodopera. Siamo altresì sensibili ma anche esperti nel fornire alle aziende la lettura delle norme e delle leggi per poterne combattere al meglio gli aspetti ingiusti. E’ importante dare una tutela a 360° anche su argomenti burocratici, fondamentale per il buon andamento delle aziende».

«Quella delle assunzioni multiple è una cosa buona e che può aiutare molto gli agricoltori – puntualizza Nicola Ciuffi, dell’azienda “Ciuffi” di Abbadia di Montepulciano (allevatori di chianina) – ma speriamo che non sia fonte anche di un sacco di problematiche. Nel caso di profili già presenti in azienda che potranno essere assunti con il nuovo sistema si dovrà prima cessare e poi riassumere. Probabilmente si dovrà anticipare il trattamento di fine rapporto. Ci sarà sicuramente da confrontarsi con le organizzazioni sindacali per un accordo in merito».

Durante il convegno, Nicola Caputo ha cercato di fare un po’ di chiarezza nella selva di tasse e imposte locali, dalla Tasi all’Imu, di fronte ad una platea che dichiara di non dormire sonni tranquilli, visto la continua imposizione fiscale a cui le realtà produttive sono sottoposte. Tutto questo quando il settore agricolo è l'unico che ad oggi ha un trend positivo relativamente alle vendite, ovviamente a livello internazionale. Un settore che in Italia occupa 1.100.000 lavoratori e che negli ultimi due anni ha sempre visto il segno più davanti ai dati dell’occupazione.
 
Non sono mancate argomentazioni su questioni come fabbricati strumentali, aree fabbricabili e relativi fabbricati collabenti, estimi catastali, Irpef e chi più ne ha più ne metta. Una foresta di prelievi e adempimenti che in qualche caso (dopo lunghe battaglie) hanno dato qualche punto agli agricoltori, ma la pressione in tutti i sensi resta sempre alta.

Roberto Caponi, oltre alla novità sulle assunzioni, ha accennato a temi quali la “Jobs Act” che dal primo marzo prevede più flessibilità e meno tasse sul lavoro. Tra le novità le assunzioni senza causale per i tempi determinati (solo impiegati). E’ stato tolto il limite di previsione dei mesi e si può assumere fino a massimo 36 mesi con 8 proroghe. Arriva anche il contratto di apprendistato per assumere i giovani. Tra le intenzioni del Governo in tema di semplificazione, spiega Caponi, anche quella di dimezzare gli adempimenti burocratici dei datori di lavoro. Ci sarà un riordino e una riduzione delle tipologie contrattuali. Cosa che non entusiasma gli imprenditori agricoli, che vedono ridursi il ventaglio di possibilità in fatto di assunzioni.

 

 

 

Galleria Fotografica

Web tv